In pubblicità la creatività scavalca la razionalità per creare una piccola forma d’arte il cui scopo è quello di convincere i consumatori. Chi si occupa di pubblicità e riesce a confezionare un messaggio efficace, è una persona sensibile, dotata di buon senso e di immaginazione.
Saper vendere è un’arte, riuscire a persuadere e intrattenere nello stesso tempo richiede una buona cultura di base, conoscenza del mercato pubblicitario, spiccate doti creative e comunicative e passione.
Lavorare in un’agenzia di pubblicità è una professione stimolante, che richiede però grande impegno. Il ritmo di lavoro è serrato: tutti cooperano con efficienza al fine di raggiungere l’obiettivo condiviso di trovare la migliore idee possibile.
Un veloce brainstorming tra account, art, copy e grafico e la macchina organizzativa si mette in moto. I tempi sono ristretti e non c’è da stupirsi se gli orari di lavoro si prolungano oltre le classiche 8 ore.
Il lavoro di un’agenzia di pubblicità è vasto e va dalla creazione di loghi e brochure, alla stesura di slogan e comunicati stampa, fino alla realizzazione di spot per la televisione, la carta stampata o per la rete.
Lavorare in un’agenzia di pubblicità non è un’impresa impossibile: bisogna darsi da afre per perseguire il proprio scopo. Ecco alcuni suggerimenti che possono tornare utili:
1) Stage. Per molte agenzie lo stagista non è colui che passa 8 ore in ufficio a costo zero, portando caffè e facendo fotocopie, ma è una potenziale risorsa su cui investire. Se si è giovani e si ha la possibilità di fare uno stage in agenzia è bene sfruttarla, cercando di imparare il più possibile e di mettere in luce la propria voglia di crescere.
2) Inizia con una posizione junior, purché ti permetta di entrare in agenzia.
Sarebbe bello entrare in ufficio, sprofondare nella poltrona di pelle e iniziare a lavorare per clienti importanti, ma naturalmente non è così che funziona nel mondo reale.
Molte persone hanno iniziato la loro carriera in pubblicità accettando una qualsiasi posizione per poi crescere all’interno dell’agenzia. Non avere paura di accettare un lavoro che non è esattamente quello che vorresti fare, ma cogli l’opportunità di entrare nell’ambiente e di imparare il più possibile. Se poi non ci sarà la possibilità di crescere all’interno di quella specifica agenzia, l’esperienza servirà per arricchire il cv e tentare la strada in un’altra agenzia.
3) Se il tuo obiettivo è quello di diventare un copywriter e graphic designer, puoi considerare l’opzione “freelance” per entrare nel business della pubblicità. Decidere le proprie tariffe e pubblicizzare sé stessi sono strumenti che consentono di avvicinarsi alle agenzie.
4) Prepara un portfolio dei tuoi lavori. Soprattutto per grafici e copwriter, avere un book dei progetti realizzati è fondamentale per mostrare il proprio talento a possibili datori di lavoro.
5) Investi in formazione. Avere seguito un percorso di studi specifico nel settore della pubblicità è sicuramente un vantaggio, ma si può imparare molto anche da un corso intensivo. Il che non vuol dire fare le valigie e trasferirsi chissà dove: oggi la rete offre moltissime possibilità di formazione a distanza.
6) Presentati. Se stai cercando una posizione nel team creativo, puoi scrivere una lettera all’art director e presentarti in modo amichevole ma professionale. Cerca di scoprire ci è la persona di riferimento a cui devi rivolgerti, procurati la sua email e poi sbizzarrisciti trovando un modo originale per presentarti.
7) Costruisciti un network di relazioni. Cerca occasioni di incontro con le persone che lavorano nel settore: sfrutta la rete per entrare in contatto con loro, partecipa ad eventi, seminari e laboratori. Conoscere chi già lavora in pubblicità è un ottimo modo per riuscire a farsi strada.
8) Mostra il tuo entusiasmo. I datori di lavoro sono ben impressionati da chi mostra energia e passione e spesso preferiscono persone con meno esperienza ma che dimostrano maggiore voglia di fare.