Primi tra tutti, i disoccupati sono forse le persone più bisognose di denaro e, quindi, i più bisognosi di un prestito nel caso in cui si presenti una spesa improvvisa e improrogabile. I disoccupati (maggiori info su Prestiti Disoccupati), come i protestati (maggiori info su Prestiti Protestati), e come tutti del resto, per poter ottenere un finanziamento devono offrire delle garanzie reali, perché nessuna finanziaria e nessuna banca concederebbero un prestito, anche piccolo, senza la minima possibilità di rimborso. Tra le garanzie la più semplice è la fideiussione, cioè una persona che si offre come garante; Un’altra garanzia può essere un immobile da ipotecare, una pensione, un’assicurazione personale, o, se in passato si ha lavorato, l’eventuale TFR maturato.
In internet, visitando i siti dedicati, potrete confrontare le condizioni poste dalle varie finanziarie o banche, ed eventualmente chiedere dei preventivi.
Nel caso si possieda un immobile di proprietà non ipotecato, né pignorato, un disoccupato può fare richiesta di un “mutuo liquidità”: questo tipo di prestito viene concesso, tuttavia molto difficilmente, da una banca o da un’impresa, e consiste nell’erogazione di un mutuo non finalizzato, che ammonta al 60% del valore dell’immobile. Questa è, in realtà, una possibilità riservata, ad esempio, a chi lavora “in nero” o in proprio, senza averlo dichiarato. In questo modo si possono pagare le rate senza vedersi portare via l’immobile offerto a garanzia. Se si richiede una somma piuttosto alta, oltre all’immobile, verrà chiesta la firma di un garante.
Una bella opportunità, invece, è data ai giovani disoccupati, anche immigrati, desiderosi di avviare una nuova impresa o di aprire un’attività in proprio. Sia la Comunità Europea che gli enti regionali mettono a disposizione dei finanziamenti, di cui il 60% dell’importo è erogato a fondo perduto. Tutte le informazioni nel web sotto la voce “prestiti d’onore” e “finanziamenti regionali agevolati”.
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