Sul sito cantineriondo.com è possibile trovare le interviste ai soci del Gruppo Collis.
Oltre il paesino collinare di San Briccio e oltre la famosa “Tenuta Sant’Antonio”, la strada finisce alla casa di famiglia del nostro socio Stefano Pertile. Il giovane Stefano gestisce 17,8 ha. di vigneto di cui 6 ha sono in collina a 260 mt. di altitudine. Qui il terreno calcareo è il suolo ideale per l’uva del vino Valpolicella DOC: Corvina, Corvinone, Rondinella, Molinara e anche Cabernet Sauvignon sono le varietà coltivate a pergoletta o a spalliera. L’appezzamento in zona San Briccio è stato acquistato dal Sig. Paolino, padre di Stefano, negli anni ’90: la famiglia Pertile si è associata nel 1992 alla Cantina di Colognola ai Colli, oggi parte del Gruppo Collis, e il Sig. Paolino con i suoi 68 anni ancora oggi lavora la campagna con il figlio.
Gli altri vigneti di proprietà sono situati nella zona pedemontana di San Martino Buon Albergo, dove il terreno di origine vulcanico produce un ottimo Soave DOC con una spiccata nota minerale tipica delle uve Garganega e Trebbiano di Soave. A testimonianza dell’origine vulcanica del suolo si possono notare in quella zona dei grandi sassi neri utilizzati anche nella costruzione delle abitazioni.
Durante la nostra visita troviamo Stefano impegnato nel lavoro di defogliazione sui vigneti in collina per esporre i grappoli al sole autunnale prima della vendemmia. Le cassette per la selezione dell’uva destinata all’appassimento (250 – 300 quintali anche per quest’anno), sono già pronte per la raccolta che inizierà tra pochi giorni. Stefano è un pò preoccupato quest’anno per l’elevato tasso di umidità che lo ha costretto a trattare i vigneti più frequentemente. La tecnica tradizionale e biologica dello zolfo ventilato è quella che il nostro socio predilige: essa crea una nuvola di polvere che si pone sulla vite proteggendola dallo iodio e da altre avversità, arricchendo al contempo il terreno di sostanze nutritive.
Stefano è un appassionato del vino Valpolicella e questo si riflette nella cura che ogni giorno riserva alla coltivazione di queste varietà. Al tempo stesso il nostro socio è molto incuriosito dall’uva Chardonnay: ci rivela che gli piacerebbe provare a coltivarlo sul terreno calcareo in collina che dovrebbe garantire ottimi risultati. Chissà che l’anno prossimo non sia il momento buono per sperimentare qualcosa di nuovo? Per quest’anno, infatti, Stefano ci confessa di non avere altri programmi particolari per la sua azienda e nemmeno per la sua vita privata: dopo essersi sposato con Laura lo scorso aprile (Congratulazioni agli sposi!) e aver terminato la costruzione della loro nuova casa, quello che ci vuole è proprio un pò di meritato riposo!!
«Bisogna sapere anche godersi la vita e non pensare al lavoro ogni minuto della giornata…» ci dice Stefano facendoci ricordare per un istante la mission del Gruppo Collis: raccogliere, lavorare, trasformare le ottime uve conferite dai soci del Consorzio in vino eccellente da vendere in tutto il mondo, lasciando in tranquillità chi dedica la vita alle vigne giorno dopo giorno.
Volete proprio sapere cosa fa il nostro amico Stefano per staccare la spina e rilassarsi? Appena possibile infila il suo paio di rollerblade, un po’ di buona musica nelle orecchie e pattina senza pensieri lungo le rive del fiume Adige in centro città a Verona. Per fortuna ci sembra un tipo molto equilibrato!!!
Alla prossima intervista!
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