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Le quattro vite professionali di Vito Gamberale: l’approfondimento di “Affari & Finanza”

I traguardi raggiunti, le numerose sfide affrontate in cinquanta anni di carriera: in un’intervista del 2017 ad "Affari & Finanza" il manager Vito Gamberale ripercorre il suo percorso professionale.

Vito Gamberale

Vito Gamberale ad "Affari & Finanza": "Porto le aziende a diventare leader"

"Mi è sempre piaciuto prendere realtà appena nate e farle diventare grandi. L’ho fatto con la telefonia mobile, con le autostrade e con le reti. Non vedo perché non farlo anche ora con le rinnovabili": nel 2017, intervistato da "Affari & Finanza", Vito Gamberale ha ricordato le tappe più significative del suo percorso professionale. Cinquant’anni di sfide: dopo la laurea in Ingegneria meccanica, conseguita alla Sapienza di Roma grazie a una borsa di studio, entra in IMI (Istituto Mobiliare Italiano) come analista industriale. Dopo un’esperienza in Gepi (Società per le Gestioni e Partecipazioni Statali), arriva in Eni dove ricopre diversi incarichi di rilievo anche in ambito dirigenziale. Qui, come ricorda "Affari&Finanza", gestisce le privatizzazioni delle controllate del Gruppo attive nel settore tessile e di tutte le attività "no core". Negli anni ’90 è Amministratore Delegato della Sip (la vecchia Società per l’esercizio telefonico), poi Direttore Generale di Telecom Italia e quindi AD di Tim. È Vito Gamberale in questi anni a intuire come la telefonia, forte dell’avvento del cellulare, "non sia più soltanto uno strumento di comunicazione, ma uno dei simboli dei consumi di massa". E i numeri gli danno ragione: in meno di quattro anni (a partire dal 1995, anno di fondazione di Tim) i clienti da 300mila passano a 16 milioni, il fatturato da 3mila a 12mila miliardi, l’utile da 350 a 2.500 miliardi.

Vito Gamberale: le intuizioni vincenti e il presente professionale

È il 2000 quando Vito Gamberale viene nominato Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia. Terminata questa esperienza, nel 2007 dà vita a F2i, fondo di investimenti nel settore delle infrastrutture. "Quando ho avuto l’idea di un fondo infrastrutturale per il mercato in Italia tutti mi dicevano che sbagliavo. Avevo la fila delle banche d’affari che mi spiegavano che avrei dovuto agire global e non local" ricorda nell’intervista. Ma anche questa ennesima sfida si è conclusa positivamente: "I fatti poi mi hanno dato ragione: perché per investire nelle reti, soprattutto quando sono asset regolati, bisogna conoscere la legislazione e le authority del paese in cui si opera". Fino al 2014 continuerà a guidare F2i SGR, la Società di Gestione del Risparmio, portando il fondo a una dotazione di 3 miliardi. Successivamente Vito Gamberale è stato Presidente di Grandi Lavori Fincosit, primario gruppo operativo nel settore infrastrutturale, dei lavori marittimi, del tunnelling e dell’edilizia: attualmente opera come azionista e Presidente di Iterchimica, specializzata nella produzione e commercializzazione di additivi chimici per le pavimentazioni stradali. Nel 2007 gli è stata conferita la laurea honoris causa in Ingegneria delle telecomunicazioni dall’Università "Tor Vergata" di Roma.

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