Comunicati stampa e News

Le ragadi anali e le possibili soluzioni

Spesso quando si pensa alle ragadi vengono in mente quei fastidiosi tagli che compaiono intorno al capezzolo delle donne che stanno allattando, oppure sulle mani nelle zone laterali delle dita.

Eppure vi è anche un’altra parte del corpo che può esserne colpita, ovvero lo sfintere anale, e come si può intuire non si tratta propriamente di una cosa piacevole. A causa delle pieghettature di questa zona anatomica, la guarigione delle ragadi è quanto mai difficoltosa: spesso servono settimane, nei casi peggiori addirittura dei mesi, per arrivare a una completa cicatrizzazione dei tagli.

Le cause delle ragadi anali possono essere diverse, ma la principale è in genere la stitichezza: il passaggio difficoltoso delle feci può infatti causare dei danneggiamenti alla mucosa e a lungo andare un semplice taglietto in grado di rimarginarsi da solo nel giro di pochi giorni si trasforma in una ragade vera e propria.

Intervenire sul proprio stile di vita per liberarsi da questi disturbi è la prima buona regola da osservare: in particolare, la stitichezza va contrastata con l’assunzione giornaliera di elevate quantità di fibre e di acqua.

Per incrementare questi apporti può essere consigliabile ricorrere a integratori come ad esempio FIBRAID® GEL, un prodotto a base di fibre che migliora il transito intestinale. Disponibile nella pratica formulazione in gel, questo integratore è ideale per chi desidera combattere la stitichezza in modo efficace e naturale.

 

 

Exit mobile version