Strategie SEO o pay per click? Questo è il dilemma più comune tra i marketer che devono avviare un business on line.
Inutile nascondere che per applicare le strategie SEO, sopratutto se si parla di Black SEO, è necessario tanto lavoro e sopratutto tanto tempo. Questo impiego di risorse non è sempre visto di buon occhio sopratutto da parte di quei marketer che vogliono o hanno bisogno di raggiungere obiettivi rapidamente.
Da questo conflitto tempo/lavoro/risultati spesso nascono soluzioni non sempre etiche (come l’applicazione di tecniche di Black SEO severamente vietate da Gogle) e soluzioni che prevedono (in cambio di tempo e lavoro risparmiato) un investimento pubblicitario come ad esempio il pay per click di Adwords.
Fino a quando il prodotto che si ha intenzione di vendere ha una buona conversione e un prezzo di vendita che compensa bene l’investimento pubblicitario, il problema non si pone. Le campagne Adwords, sopratutto se fatte con i crismi, ovvero creando più gruppi di annunci e testandoli con split test in sequenza per selezionare quelli che garantiscono una maggiore conversione, possono sicuramente generare dei redditi automatici interessanti.
Quando invece ciò non è possibile le strategie SEO diventano indispensabili per poter ottenere traffico organico gratuito che verrà trasformato, secondo le precise regole del marketing dapprina in contatti attraverso una Squeeze page e successivamente in vendite grazie al potentissimo e-mail marketing.
Bisogna oltretutto dire che indipendentemente dall’uso o meno di campagne pay per click, quando un buon marketer individua una nicchia che può facilmente prevedersi stabile, duratura nel tempo e redditizia, non può e non deve fare a meno di ottimizzare il suo sito e le sue pagine con il SEO. Ciò gli darà la possibilità nel tempo ed una volta che le strategie SEO off-page gli faranno raggiungere i risultati di visibilità prefissati, di sostituire il traffico generato con il pay per click con il molto più economico traffico organico.