Isabella, una bimba pugliese di due anni è affetta da una malattia genetica ancora in fase di definizione, è arrivata ad Osimo con sua madre per il trattamento precoce al Centro Diagnostico. Prima di arrivare alla Lega del Filo d’Oro, ci dice la mamma, tutto ciò che sapeva di Isabella era il grave ritardo che presentava ad un anno e mezzo di età. Non era mai stata monitorata a 360 gradi, e così certi risultati ritenuti altrove impossibili, non lo sono stati alla Lega del Filo d’Oro; Solo uno studio completo del bambino permette di far emergere quelle abilità latenti ma non del tutto inattive, da poterle sviluppare. Un ringraziamento ad ogni donatore che, con il suo contributo fa si che tutto ciò avvenga e che bimbe come Isabella possano fare dei miglioramenti che l’aiuteranno a vivere una vita più autonoma.
Al Centro Diagnostico della Lega del Filo d’Oro, diretto dalla dottoressa Patrizia Ceccarani, la piccola Isabella Giovanna, nata nell’aprile del 2009 a Manfredonia (Fg), ha trovato tutto ciò di cui aveva bisogno per intraprendere il percorso verso la riabilitazione per la propria disabilità e il miglioramento della qualità della vita. Il racconto di mamma Maria, tornata da poco nella sua città, parte proprio da quei venti giorni che hanno impresso alla sua esistenza e a quella della bambina una svolta decisiva. Nell’intervista, mamma Maria, spiega di esser venuta a conoscenza della Lega del Filo d’Oro grazie allo spot di Arbore e grazie all’approfondimento dei problemi della figlia.
Il lavoro di équipe della Lega del Filo d’Oro comprende un programma educativo personalizzato che lavora su tutti gli aspetti della persona e che sottolinea come la via del recupero passa attraverso il rapporto umano. Da qui l’importanza di operatori altamente specializzati come quelli della Lega del Filo d’Oro, coadiuvati dalle tante persone che fanno del volontariato, risorsa preziosissima per l’Associazione.
Luther Blissett