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Legge di stabilità: aumentate le aliquote sul risparmio previdenziale

Con la lefgge di stabilità approvate alla fine del 2014 sono cambiate in rialzo le aliquote dei rendimenti del risparmio previdenziale professionale. La nuova aliquota è stata fissata al 26% con l’obiettivo di contribuire alla copertura dei famosi “80 euro in busta paga” in sostituzione del TFR.

Le casse previdenziali hanno in ogni caso la possibilità di scegliere se applicare la nuova aliquota o mantenere la vecchia del 20% in cambio di una delega al ministero dell’economia delle loro scelte finanziarie.

Il credito di imposta che si crea per le casse previdenziali è soggette alla condizione che “i proventi assoggettati alle ritenute e imposte sostitutive siano investiti in attività di carattere finanziario a medio o lungo termine individuate con apposito decreto del Ministro dell’economia e delle finanze”, come riporta l’avvocato Pantaleo in questo articolo del suo blog Avvocati Italia.

Il credito d’imposta inoltre si può usufruire a partire dal periodo successivo rispetto a quello dell’investimento.

Inoltre nel comma 92 si cita l’applicazione del credito d’imposta alla previdenza complementare: “A decorrere dal periodo d’imposta 2015 alle forme di previdenza complementare è riconosciuto un credito d’imposta pari al 9 per cento del risultato netto maturato, assoggettato all’imposta sostitutiva “.

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