Era stato temuto da molti che la nuova legge di stabilità varata dal governo avrebbe messo le mani in tasca agli italiani anche sul fronte dei risparmi con l’IRPEF sulle polizze vita, ma il Ministero del Tesoro una volta tanto ha rassicurato la popolazione, confermando che sui soldi versati in caso di morte non ci saranno tasse, cosa diversa da quanto avverrà per pensioni di guerra, indennità di invalidità, e contribuenti sopra la soglia di 15.000€ annui lordi. Una soglia comunque non molto alta, e per diversi aspetti la legge scontenta gran parte della maggioranza che sostiene l’esecutivo. La vittoria sulle polizze vita non fa passare in secondo piano che da una parte i tagli arrivano subito mentre le diminuzioni sulle imposte solo dal 2013. E Intanto aumenterà comunque l’IVA.
Ma cosa significa nel dettaglio per le polizze caso morte? Sostanzialmente che i capitali versati dalle compagnie assicurative in caso di morte resteranno esenti dall’Irpef. Sarebbe stata comunque una beffa, venendo quelle cifre erogate nel momento di un decesso, un evento per il quale il risarcimento non sarà mai comunque sufficiente.
Il comparto Vita, in ogni caso, dalla nuova legge di stabilità esce penalizzato dall’aumento dell’aliquota d’imposta anticipata che passerà dallo 0,35% allo 0,50% l’anno prossimo. Un innalzamento che tuttavia sarà pagato a scadenza delle polizze degli assicurati, in un settore che stima una diminuzione del 5% dei premi.
A tirare le somme, si può dire che non sono tutte rose e fiori ma almeno la mancata applicazione dell’IRPEF è una mezza vittoria, visto che in precedenza era stato previsto che il capitale percepito in caso di morte dovesse essere dichiarato e assoggettato all’imposta.
No Comments Found