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lenottidimilano.com apre la sezione dedicata al Capodanno a Milano

Il sito lenottidimilano.com, portale specializzato nella presentazione di locali e di eventi della notte Milanese apre una sezione dedicata al Capodanno a Milano.

News e informazioni sempre aggiornate per scegliere in anticipo o all’ultimo momento il luogo o la festa dove trascorrere l’ultimo dell’anno.

Lenottidimilano.com propone agli iscritti alla community di poter ricevere la speciale carta che permette accessi e vantaggi per coloro che scelgono di trascorrere una serata o capodanno Milano nei locali convenzionati con il portale.

Milano da bere è un’espressione giornalistica che definisce alcuni ambienti sociali della città di Milano durante gli anni ottanta, periodo in cui il capoluogo lombardo era assurto a centro di potere governato dai socialisti del periodo craxiano, caratterizzato dal benessere diffuso, dal rampantismo dei ceti sociali emergenti e dall’immagine “alla moda”.
La definizione è tratta da un celebre slogan pubblicitario dell’Amaro Ramazzotti del 1985, ideato da Marco Mignani[1].

L’uso del corpo femminile come attrattiva pubblicitaria era particolarmente estraneo ai canoni della televisione pubblica dettati da Ettore Bernabei, ma la sua interpolazione con immagini della città meneghina era addirittura giudicata scandalosa, alla luce del grave fatto di cronaca che aveva scosso la città appena tre anni prima: l’omicidio D’Alessio, avvenuto in casa Cabassi in presenza di altri esponenti dell’imprenditoria locale, ad opera di Terry Broome, a seguito delle molestie dalla stessa ricevute alla discoteca Nephenta, la notte del 26 giugno 1984. Eppure le televisioni private accettarono di distribuire lo spot e, dopo qualche mese, anche la Rai lo mise in programmazione.

Lo stesso spot, e lo slogan che lo accompagnava, fu inserito nella rubrica di collage televisivo di Rai 3 Blob allo scoppio delle vicende di Tangentopoli, interpolato con le immagini degli arresti dei principali esponenti politici ed imprenditoriali oggetto dell’inchiesta Mani pulite: ecco perché ha assunto una connotazione fortemente negativa con l’uso giornalistico che se ne è fatto nei primi anni novanta

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