Firma dell’accordo sulla sicurezza sul lavoro tra il Presidente dell’AP Pasqualino Monti e i sindacati. Si evidenzia come al porto di Civitavecchia sia in aumento l’occupazione
Se l’emergenza occupazionale è ormai una realtà acclarata a livello nazionale, i dati regionali relativi al Lazio forniscono un quadro ancora più preoccupante di quello del paese. In quadro come quello appena descritto il porto di Civitavecchia sembra una rarissima eccezione. Grazie a un diffuso aumento dei traffici commerciali, ma soprattutto l’avvio di nuovi e importanti cantieri, il porto ha fatto registrare nel 2012 una considerevole crescita dell’occupazione rispetto all’anno precedente. La sottoscrizione dell’accordo sulla prevenzione in materia di sicurezza e igiene del lavoro in porto tra il Presidente Pasqualino Monti e i rappresentanti sindacali di categoria FILT-CGIL, FIT-CISL, UIL-TRASPORTI da l’occasione di snocciolare qualche numero in proposito.
Cresce infatti del 16%, rispetto al 2011, l’occupazione all’interno di cantieri e servizi interni generali nel porto di Roma, come sottolineato dal presidente dell’Autorità Portuale Pasqualino Monti. In particolare ad incidere sul trend positivo è stato l’avvio, la scorsa estate, dei lavori del Marina yachting nel porto storico e del cantiere della darsena traghetti e servizi che in totale impegnano circa 600 unità.
Rispetto al 2011, inoltre, è aumentata del 6% l’occupazione dei lavoratori portuali delle imprese articolo 16 (carico e scarico merci) e 17 (la compagnia Portuale) pari a circa 830 persone. Un aumento certo non considerevole ma in netta controtendenza con la crisi generale. Questo incremento è da attribuire principalmente alla crescita delle merci nello scalo civitavecchiese che, rispetto al 2011, ha registrato un + 3% per le rinfuse liquide e un + 24% per i prodotti ferrosi.
In crescita anche la movimentazione del carbone con un più 4% e 5 milioni di tonnellate e i cementi che aumentano del 22% rispetto all’anno precedente.
Sono i contenitori che fanno registrare un dato molto elevato con un +45% con circa 51.00 teus. Unico dato negativo è quello delle Autostrade del mare con un -12% rispetto al 2011 dovuto alle contrazioni dei collegamenti con la Sardegna.
Tengono le crociere che, soprattutto per la tragedia della Costa Concordia, calano leggermente e si assestano a circa 2.400.000 passeggeri.
Fonte: Civonline