In questi ultimi mesi, la vitalità ed il dinamismo dell’industria e del settore manifatturiero, sorprende in modo estremamente piacevole, naturalmente senza esagerare in trionfalismi e comunque i dati sono da prendere con le dovute precauzioni.
A tal proposito, il 2007 ed i primi 6 mesi del 2008 saranno ricordati come gli anni in cui l’Italia ha confermato la propria esperienza e professionalità industriale, grazie ad una selezione aziendale di pura eccellenza soprattutto in quanto aperta alla globalizzazione ed alle esportazioni in tutto il mondo. Questo pur tenendo presente che quest’anno risulta essere un anno estremamente delicato ed instabile caratterizzato dal caro petrolio che influisce l’intera economia del globo, basata su questo idrocarburo.
Ad ogni modo, il trend positivo è iniziato nel primi mesi del 2006 e continua inesorabile anche nel 2008, in particolar modo, le variazioni tendenziali della distribuzione e produzione industriale si sono rivelate davvero brucianti (solo in alcuni mesi), fino a raggiungere una stabilità di crescita costante nel primo trimestre del 2008.
Il segreto di questo successo è, come già detto, che molte aziende produttrici e distributrici di componenti elettromeccanici Italiane hanno espanso i propri confini di fornitura, raggiungendo praticamente una rete distributiva a livello globale. Certamente questo è possibile solo proponendo prodotti di elevata qualita’ a prezzi estremamente competitivi ed in linea alle esigenze di mercato, sempre alla ricerca dell’ultimo prezzo.
In particolar modo, il settore dei sensori fotoelettrici ha subito una forte accelerazione negli ultimi tempi, in quanto l’automazione aziendale diviene giorno per giorno sempre più importante per garantire, in termini economici e qualitativi, la produzione di qualsiasi bene. Difatti, anche se la destrezza delle mani operaie risulta ancora irraggiungibile, le aziende si affidano sempre più alla meccanica ed alla pneumatica per ottimizzare ogni processo produttivo, che automatizzandolo si riescono ad abbassare i costi di produzione con un incremento della produttività.
Questa “combine” ha permesso all’automazione pneumatica made in Italy di avere un balzo tecnologico notevole nel corso degli ultimi anni, per l’appunto perché la continua richiesta di mercato di prodotti automatizzati sempre più perfetti e performanti ha spinto aziende specializzate nel settore automazione ad investire in tecnologia e nella ricerca e sviluppo per offrire prodotti tecnologicamente avanzati.
Naturalmente non bisogna escludere, oltre all’area tecnica, anche la parte commerciale e di promozione dei prodotti. Difatt, non è possibile al giorno d’oggi riuscire ad esportare e commercializzare i propri prodotti in tutto il mondo se non si possiede di una buona rete di vendita e la giusta visibilità a livello nazionale ed internazionale. Anche in questo caso, le aziende italiane non si sono fatte certo sorprendere ed hanno investito principalmente sui canali più diretti per raggiungere i propri clienti, in particolar modo su internet, mediante la promozione sui motori di ricerca internazionali, e sulla stampa specializzata in sistemi di automazione industriale.
Non resta altro che continuare su questa strada e sperare che l’economia mondiale riesca, nei prossimi anni, ad eliminare o almeno limitare la propria dipendenza dagli idrocarburi.
A cura di Michele De Capitani
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