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Liofilizzati agli omogeneizzati per l’alimentazione dei neonati

Lo svezzamento è un momento molto delicato per l’alimentazione dei neonati. Il latte materno o artificiale viene sostituito gradualmente con i cibi veri e propri, per questo motivo scegliere i prodotti alimentari giusti è determinante per la dieta del neonato.
In questa particolare fase, ogni mamma si trova alle prese con lo stesso dilemma: meglio gli omogeneizzati o i liofilizzati?

Quando parliamo di omogeneizzati e liofilizzati ci riferiamo sostanzialmente a prodotti alimentari simili pronti all’uso e con le stesse caratteristiche nutrizionali. L’unica differenza tra i due prodotti risiede nel processo produttivo, nelle differenti modalità di conservazione e nel diverso momento di introduzione nella dieta alimentare del neonato.

Negli omogeneizzati la carne, proveniente da allevamenti controllati che sorgono in zone non inquinate, viene cotta con un getto di vapore caldissimo e poi omogeneizzata.
Adottando questo processo si ottiene: una divisione più piccola della carne, l’assenza totale di aria, l’assenza o il minimo utilizzo di sale e l’abolizione di conservanti, coloranti ed additivi

Durante le prime fasi dello svezzamento generalmente si prediligono i liofilizzati , alimenti a base di carne cotta omogeneizzata ed essiccata con il processo della liofilizzazione, cioè attraverso un metodo di congelamento e di successiva eliminazione dell’acqua.
Attraverso il processo delle liofilizzazione lo spezzettamento della carne è ancora più piccolo e questo rende ancora più facile la digestione della pappa da parte del bambino che ha una funzionalità digestiva non ancora perfettamente sviluppata.

I liofilizzati vengono, inoltre, privilegiati perché consentono di poter ripartire il prodotto in più dosi, perché conservano le loro proprietà nutritive ancora dopo l’apertura e soprattutto le caratteristiche organolettiche della materia prima e non aumentano il volume del pasto del neonato.

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