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L’isola dei Nuraghi: la Sardegna segreta tutta da scoprire

La cosa più bella che possiamo sperimentale è il mistero; è la fonte di ogni vera arte e di ogni vera scienza. L’essere che non conosce questa emozione, che è incapace di fermarsi per lo stupore e restare avvolto dal timore reverenziale, è come un morto (Albert Einstein).
Quando si parla della Sardegna, dell’isola dei misteri, questa citazione è d’obbligo. E questo grazie al passato affascinante e oscuro dell’isola dei nuraghi. Oscuro come il buio dentro i suoi pozzi sacri, lievemente illuminati da un barlume di luce, che si insinua nelle fessure del mistero.

l popolo nuragico conferma di essere una delle più misteriose e affascinanti culture mai esistite. Quali altri popolazioni hanno infatti regalato tanti misteri, in un territorio così relativamente piccolo? Di dubbi archeologici il mondo ne ha tanti: dalle piramidi egiziane, a quelle dei Maya; dalle statue dell’isola di Pasqua, alle linee di Nazca del Perù. Tanti e bellissimi enigmi che appassionano i curiosi da millenni. La Sardegna, però, di misteri archeologici ne ha tanti: Tombe dei Giganti, Menhir, Domus de Janas, Dolmen, Pozzi nuragici, Fonti sacre e, soprattutto, i Nuraghi.

Tra i misteri più affascinanti dell’isola dei nuraghi, c’è senza dubbio quello relativo alle tombe dei giganti: oscure costruzioni megalitiche, uniche al mondo per forma e dimensioni, che sono disseminate in ogni zona dell’isola dei nuraghi. Per ora ne sono state contate circa 320, ma la Sardegna è un continente che si scopre lentamente e possiamo stare sicuri che il suo territorio nasconda gelosamente ancora tante Tombe dei Giganti.

Il nome di questi misteriosi monumenti è dovuto ad antiche credenze popolari e per spiegarle è necessario immedesimarsi nelle popolazioni che, prima del fiorire delle scienze archeologiche, si trovarono davanti a questi spettacoli di mistero. Provate infatti a mettervi nei panni di chi riscoprì le prime di queste strutture. Provate ad essere gli abitanti di una terra che vi regala continuamente incredibili opere provenienti dal passato. Provate a vedere delle immense lastre di pietra conficcate nella terra e che disegnano costruzioni dalle strane forme. Conquistati dal mistero, come minimo iniziate a scavare. E che sorpresa ci può essere, da parte vostra, se quell’operazione di scavo vi fa trovare centinaia di ossa umane? Se poi le trovate scarnificate, cioè graffiate, grattate e consumate e se poi riguardate quell’enorme porta che domina tutta la struttura megalitica, beh, allora è facile pensare che quella costruzione potesse essere la dimora di enormi orchi, che banchettavano con carne umana e ne seppellivano quello che ne rimaneva. Così nasce un mito: quello dei giganti.

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