Per l’AD del Gruppo FS “il tema della logistica è fondamentale per l’Europa e per un Paese come il nostro che per la sua conformazione territoriale è naturalmente un hub logistico del Mediterraneo sempre più strategico”.
Gruppo FS: obiettivi, progetti e partnership per il futuro dei trasporti
Offerta integrata nella logistica, terminali multimodali, nuove infrastrutture e nuovi servizi. Ha analizzato diversi punti l’intervento di Luigi Ferraris, Amministratore Delegato del Gruppo FS, presente tra i relatori della tavola rotonda “Un nuovo patto per i trasporti del futuro: salari, diritti, regole” al 12° Congresso Filt Cgil di Catania. Aspetti diversi ma tutti accumunati dall’importanza della logistica e delle infrastrutture nei trasporti del domani. In questo, ha dichiarato l’AD, “l’Italia gioca un ruolo fondamentale” grazie a una posizione geografica di “hub logistico del Mediterraneo”: “Dobbiamo creare un’area logistica che presieda l’intera catena del valore facendo sì che ci sia un’offerta integrata”, ha aggiunto. Sul trasporto merci, ad esempio, Gruppo FS punta a raddoppiare l’attuale quota dell’11% di merci trasportate in treno: è possibile farlo sviluppando un sistema di logistica integrata con terminali multimodali nave/treno/gomma. Proprio all’integrazione guardano i Memorandum of Understanding siglati con Hupac e Msc e finalizzati a sviluppare l’intermodalità. “Dobbiamo fare investimenti soprattutto in nuovi terminali, che consentano di collegare il trasporto su gomma con il trasporto ferroviario”, ha illustrato Luigi Ferraris: “Stiamo facendo anche delle partnership con grandi operatori, anche transfrontalieri, per sviluppare un’offerta integrata”.
Gruppo FS, in dieci anni 160 miliardi di investimenti in infrastrutture
Durante la tavola rotonda, a cui ha preso parte anche il Viceministro Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi, l’AD Luigi Ferraris ha poi focalizzato l’attenzione su un’altra componente chiave nel settore dei trasporti, quella delle infrastrutture. Elemento che il Gruppo FS intende sviluppare anche attraverso gli investimenti previsti nel Piano Industriale 2022-2031. Analizzando il contesto attuale, l’AD ha evidenziato che “viviamo uno scenario particolare che arriva dopo il periodo complesso dovuto alla pandemia e alla guerra”: tale scenario “ha determinato un cambio di passo da parte delle comunità locali e dell’Europa rispetto a prima”. Si assiste al fatto che, ha specificato, “c’è voglia di infrastrutture nuove e di assicurare servizi su quelle esistenti. Siamo all’inizio di un percorso che ci vede fare investimenti importanti, di trasformazione, per i prossimi dieci anni ed oltre”. Al termine dell’intervento anche una proiezione sulla crescita futura in ambito ferroviario e multimodale: “Complessivamente abbiamo un orizzonte in dieci anni di 160 miliardi di investimenti in infrastrutture ferroviarie e stradali, per questo ci aspettiamo di avere un aumento della capacità di trasporto ferroviario del 20% e un aumento del 30% dei passeggeri su mezzi di trasporto multimodali, treni e bus”, così l’AD in conclusione.
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