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Maggiore conoscenza del regolamento sul natante eviterebbe molti incidenti

Durante l’ultimo Salone Nautico, una tra le fiere nautiche più importanti d’Europa, la Guardia Costiera ha tirato le somme di questa ultima estate evidenziando come le situazioni potenzialmente pericolose sono state moltissime e purtroppo alcune di queste lo sono state realmente.

L’estate 2010 è stata caratterizzata da un tempo incerto, che ha caratterizzato tutti i mesi estivi, permettendo la creazione di molte situazioni a rischio, spesso dovute all’inesperienza di chi portava l’imbarcazione.

Sono spesso coloro che hanno meno conoscenza del regolamento del natante a creare situazioni di pericolo,  perché incerti in situazioni particolari, maltempo o situazioni poco usuali, oppure per errori di comportamento durante le normali manovre.

Questo ha portato solo nel 2010 un bilancio che vede la Guarda Costiera intervenire ben 1.168 per aiutare imbarcazioni a motore e a vela e 4.051 persone salvate, oltre 79 mila controlli ad imbarcazioni, queste hanno permesso di identificare 2.819 violazioni del regolamento balneare.

Questi dati sono preoccupanti, soprattutto perché alcuni degli incidenti più gravi sono risultati mortali, soprattutto per molti sub che hanno avuto la peggio pur avendo segnalanto correttamente la loro posizione tramite l’utilizzo della boa bianca e rossa, ma che sono stati comunque travolti dal natante che non ha rispettato correttamente le distanze di sicurezza.

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