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Magia e riti, oggi parliamo di danze

Dopo aver esplorato il mondo di sensitivi e veggenti, oggi affrontiamo un tema un po’ particolare, quello delle danze rituali che venivano utilizzate in tempi antichi quando appunto le danze erano il principale veicolo di espressione religiosa e magica. Queste danze prendevano il nome di “wiccan” e venivano solitamente raggruppate in tre diverse categorie.
La wicca, infatti, tradizionalmente prescriveva al suo interno tre diversi tipi di danze rituali, ovvero la ring dance, la danza a cerchio o circolare, la following dance, ovvero la danza del “seguo la mia guida”, e la lapin dance, vale a dire la danza saltata.
La prima, ovvero la ring dance, prevedeva che tutti i partecipanti si disponessero a cerchio e dessero inizio alle danze sollevando le mani all’interno di un cerchio ideale all’interno del quale solitamente vi era un altare o comunque un simbolo che rappresentasse il “desiderio” vale a dire lo scopo della danza. In una variante di questa danza poteva a volte capitare che il capo della congrega si ponesse all’interno del cerchio e una volta raggiunto il massimo chiedesse agli altri membri di lasciarsi cadere in modo da poterlo liberare. In alcuni casi, ovvero se la danza aveva particolari scopi rituali, si poteva accompagnare il tutto con canti, facendo sempre attenzione ad eseguire la danza in senso orario per scopi benefici, antiorari per scopi maligni.
La following dance seguiva di solito le danze circolari, nel caso in cui questa venisse fatta per scopi ritualistici e non magici. In questo caso il cerchio veniva rotto e si formava una sorta di coda intesta alla quale si poneva la guida, che guidava tutti i membri sino a quando non si riformava il cerchio per i festeggiamenti.
Infine la laping dance rappresentava una sorta di alternativa alla danza circolare, in quanto la congrega a mani unite saltava un oggetto per scopi diversi e per chiedere particolari favori. A volte questi salti venivano effettuati con delle scope, ma questa era una caratteristica della magia femminile, dalla quale probabilmente si è originata la figura della strega.

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