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Mal-essere intestinale: ne soffre l’80 per cento degli italiani. Dalla natura la soluzione

Quando se ne parla scatta una grande attenzione, anche se l’argomento non è proprio… simpatico. Se non altro perché riguarda l’80 per cento degli italiani. Sono tanti coloro che quotidianamente devono fare i conti con il mal-essere intestinale. Attenzione, non è un errore di stampa: non si parla infatti di gravi patologie, ma appunto di quelle situazioni assai diffuse dove per diverse cause l’intestino non funziona a dovere, con conseguenti problemi. Un fastidio che può essere affrontato con un approccio naturale: anzi in tantissimi casi questa è la soluzione più efficace, assieme ad un cambiamento delle abitudini alimentari, ma soprattutto dedicando una po’ di cura a questo apparato importantissimo del nostro organismo.

Se ne parlerà domenica 20 marzo 2011 alle ore 10 presso il convento agostiniano di Monteortone (PD) sui Colli Euganei in un convegno dove verranno illustrate le modalità per affrontare questo problema, partendo da una conoscenza dell’ambiente intestinale. A proporre questo appuntamento è il laboratorio di fitopreparazioni Arkaios, una realtà che valorizza la sapienza antica dei monasteri (ma anche dell’Orto Botanico di Padova) sull’erboristeria e le peculiarità delle piante spontanee del Parco dei Colli Euganei.

“Non è davvero un caso se parlando di intestino, il riferimento d’obbligo è la cosiddetta flora intestinale – spiega Mauro Hartsarich, titolare di Arkaios – perché l’intestino è un vero e proprio ecosistema dove l’equilibrio è fondamentale. Non c’è poi molta differenza tra questo microcosmo e la natura: come ogni terreno ha la sua pianta che per crescere ha bisogno di determinati parametri ambientali, così, la nostra flora intestinale per crescere in modo equilibrato, ha bisogno di determinati parametri fisiologici, essenziali per l’ecosistema. Attraverso una corretta analisi di terreno, un corretto intervento nutrizionale ed alimentare, usando il probiotico specifico nella giusta dose accompagnato da una fitofunzionalità specifica possiamo arrivare a quell’equilibrio dinamico che chiamiamo salute”.

La valenza particolare di una esperienza come Arkaios è proprio la “Phytognosia” ovvero una profonda conoscenza, ricavata dalla tradizione e confermata dalla scienza moderna, della pianta officinale in tutti i suoi aspetti: “Come è noto – conclude Hartsarich – è proprio nei monasteri che questa scienza ha albergato per secoli e per questo abbiamo scelto questa sede per parlare di questi temi. Ma vorrei sottolineare un altro centro di studio molto importante, anzi fondamentale: l’Orto Botanico di Padova, il più antico del mondo ancora in attività. Per una realtà come la nostra è davvero una grande opportunità poter attingere da questo scrigno di sapienza che anche oggi sorprende per le sue valenze scientifiche”.

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