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Marche: a due anni dal sisma la ricostruzione continua

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  • 20 Aprile 2018

Ad Arquata del Tronto iniziano i lavori del nuovo centro per dare impulso a giovani, economia e formazione.

A quasi un anno dalla fondazione del Comitato Rotary Fenice, la Onlus costituita per interventi in occasione di calamità, arriva il primo segno concreto dell’ampio programma di interventi a favore delle popolazioni dei territori colpiti dai sismi del 24 agosto e del 26 e 30 ottobre 2016.

Domenica 22 aprile 2018 alle ore 11 iniziano i lavori del Centro Civico Rotary di Borgo Arquata del Tronto (area ex-scuola media), quartier generale della Associazione. La creazione di strutture propulsive negli aiuti alle Imprese nei territori come il Centro Civico, dislocate nei piccoli centri maggiormente colpiti dal sisma, sono il primo di una serie di step attraverso le quali vede l’attuazione il Progetto Fenice. Il centro sarà luogo d’ascolto, d’incontro e di sviluppo di iniziative economiche oltre che centro di formazione.

«La scelta di realizzare la prima sede del Progetto Fenice ad Arquata non è casuale – anticipa Valerio Borzacchini, Governatore del distretto Rotary 2090i piccoli centri colpiti dalle catastrofi del 2016 sono molto più a rischio di abbandono da parte dei residenti rispetto alle città, per non parlare del danno conseguente sulle piccole aziende, principalmente a conduzione famigliare. L’obiettivo è di aprire altri centri in piccole realtà proprio come Arquata, il prossimo sarà a Camerino. I fatti degli ultimi giorni a L’Aquila e le testimonianze dei giovani che ancora fanno fatica a risollevarsi sono un’altra voce che si aggiunge alle necessità di dare una risposta qui ed ora.»

I centri si inquadrano all’interno del più generale Progetto FENICE, che prevede una serie di misure a favore del rilancio delle attività economiche delle zone colpite, soprattutto quelle di piccole dimensioni diffuse sul territorio e quelle attività gestite o che coinvolgono i giovani, in modo da dare alle nuove generazioni un motivo in più per restare, o tornare, nei territori interessati. Le misure includono, tra le altre, attività professionali di tutoraggio delle imprese, di marketing e web-marketing territoriale, creazione di alcune infrastrutture. Proprio la complementarietà ed integrazione tra queste misure garantirà una maggiore garanzia del successo delle iniziative.

Rotary intende quindi intervenire sul territorio, aiutando l’economia esistente ma con un occhio di riguardo alle nuove iniziative dei giovani residenti. Gli interventi riguardano azioni che passano dalla creazione di nuovi posti di lavoro giovanili in attività di servizio, al tutoraggio delle start up, fino alla promozione e potenziamento delle attività agricole e turistiche; e ancora: supporto nella crescita imprenditoriale di quelle attività che non sono, ad oggi, organizzate in una commercializzazione efficace, e l’affiancamento nell’erogazione di crediti iniziali da parte di istituti di credito convenzionati, grazie al fondo di garanzia del Distretto Rotary 2090.

A questa iniziativa di domenica 22 aprile, come in tutte le altre, hanno dato un rilevante contributo tutti i Rotary italiani ed Internazionali.

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