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Memorial Livatino Saetta Costa – Premio Speciale in ricordo dei giudici Francesca Laura Morvillo, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e degli uomini delle loro scorte

ENNA – È il riconoscimento all’impegno sociale, alla difesa della legalità, del rispetto delle regole, della divulgazione di un’informazione libera e corretta, e celebra la memoria di tre magistrati vittime di mafia: Antonino Saetta, Rosario Livatino e Gaetano Costa.

Un evento itinerante il Memorial Livatino Saetta Costa, che ha voluto ricordare in questa nuova edizione – approdata qualche giorno fa nella sala conferenze intitolata a Falcone e Borsellino della Procura di Enna – i giudici Francesca Laura Morvillo, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, e gli uomini delle loro scorte, con un premio speciale a loro dedicato.

Ad organizzare l’evento, alla presenza di autorità civili, ecclesiastiche e militari, e ad un pubblico di oltre trecento persone, il presidente del Comitato Spontaneo Antimafia “Livatino Saetta Costa”, Attilio Cavallaro, anima della kermesse e del Comitato, fondato 23 anni fa insieme al padre di Rosario Livatino: un’attività che fino ad oggi ha sensibilizzato più di 50.000 studenti delle scuole medie e superiori di tutta la regione, ritenendo prezioso strumento nella lotta alla mafia, la divulgazione attraverso una giusta informazione dei principi di legalità e giustizia sociale.

“Ringrazio il dott. Massimo Palmeri, Procuratore Capo della Repubblica di Enna – ha spiegato Cavallaro – che, come già avvenuto per la presentazione del libro di Nicola Gratteri, ha supportato il Comitato nell’organizzazione di questo evento.

Abbiamo voluto ricordare tra i magistrati vittime di mafia anche Francesca Morvillo, moglie del giudice Giovanni Falcone, uccisa, insieme a lui e a tre uomini della scorta, nella strage di Capaci. Una donna di grande spessore e umanità, che ha dimostrato profonda attenzione verso i giovani nella sua funzione di sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Palermo.”

A prendere poi la parola il prof. avv. Corrado Labisi, Magnifico Rettore dell’Università telematica Unisanraffaele con sede a Zurigo, e presidente dell’Istituto medico psicopedagogico “Lucia Mangano” di S. Agata Li Battiati, nonché presidente onorario del Premio “Livatino Saetta Costa”.

“Forza, coraggio, determinazione e perseveranza sono i valori ai quali il Comitato si ispira – ha detto – e che il prof. Cavallaro interpreta pienamente, con il suo impegno e l’opera di sensibilizzazione verso i più giovani. Laddove manca la politica, sono i singoli che devono intervenire, così come abbiamo fatto noi, acquistando diverse copie del libro denuncia del generale Angiolo Pellegrini “Noi, gli uomini di Falcone”, e donandoli alle scuole, in modo che gli studenti possano conoscere quella parte della storia che ci appartiene e che non si insegna in aula. Pagine piene di commozione e significato, che ci permettono di entrare in quella maledetta stagione delle stragi, e rendere onore a coloro che hanno contribuito a fare la storia della lotta alla mafia.”

L’evento è stato infatti anche occasione per presentare il testo-denuncia contro chi ha protetto la mafia durante gli anni del maxiprocesso, “Noi, gli uomini di Falcone”, del generale Angiolo Pellegrini, comandante della sezione antimafia di Palermo dal 1981 al 1985, uomo di fiducia del pool e più stretto collaboratore di Giovanni Falcone, di ritorno dal Canada dove recentemente ha promosso il suo ultimo lavoro.

“La mafia – ha continuato il prof. avv. Corrado Labisi – si nasconde dentro attività lecite, e colpisce laddove c’è miseria ed ignoranza. Falcone e Borsellino sono stati uccisi da una classe politica mafiosa e corrotta, che ancora esiste, quella dei colletti bianchi, della quale parla senza filtri il generale Pellegrini, e che di recente ha attaccato anche me.

Per sradicare la cultura della mafia bisogna quindi partire dalle radici, educare alla giustizia i giovani che andranno a formare la nuova classe dirigente. Non esiste pace senza giustizia sociale: il benessere individuale passa attraverso il benessere della collettività.”

Il ricordo del prof. avv. Corrado Labisi è andato anche alla nobildonna Antonietta Labisi, eroina della carità e antesignana della lotta alla mafia, fondatrice dell’Istituto Lucia Mangano, struttura d’eccellenza nel settore della neurofisiatria e neuropsicologia, accreditata presso il Parlamento Europeo, per la quale è in corso un processo di beatificazione.

A moderare la seduta il giornalista Josè Trovato. Presente in sala il Presidente del Cda dell’Università Kore di Enna, prof. Cataldo Salerno, e tra le autorità intervenute anche il dott. Antonio Pietro Romeo, questore di Enna, il dott. Sebastiano Runza, comandate dei Carabinieri di Enna, il colonnello Giuseppe Pisano, comandante della DIA della Guardia di Finanza di Caltanissetta, il vice comandante provinciale della guardia di Finanza dott. Carella, il dott. Massimo Palmeri, procuratore capo di Enna, il Sindaco del Comune di Tremestieri Etneo dott. Santi Rando, insieme con il comandante della polizia Municipale e gran parte della giunta comunale.

Durante la cerimonia sono state consegnate le pergamene all’impegno sociale. Tra i premiati il Procuratore capo di Trapani dott. Alfredo Morvillo – fratello di Francesca Morvillo, alla quale è stato intitolato il riconoscimento speciale –, Saverio Rizza, presidente di un’associazione anti bullismo di Catania, la dott.ssa Maria Rita Leonardi, prefetto di Enna, la dott.ssa Maria Teresa Cucinotta, prefetto di Caltanissetta, il dott. Francesco Tagliente, già Questore Capo di Roma, Firenze, e Prefetto di Pisa, il prof. Nicola Milizia, docente in criminologia presso l’università Kore di Enna, i magistrati del Tribunale di Enna, dott.ssa Stefania Leonte e dott. Giovanni Romano, e il dott. Francesco Averna, vice presidente ANCRI, Associazione Nazionale Cavalieri della Repubblica Italiana.

Alla fine della manifestazione l’associazione ANCRI, rappresentata in sala dal presidente dott. Tommaso Bove, dal presidente regionale dott. Matteo Neri, e dal vice presidente regionale cav. Giovanni Renzoagli, ha voluto omaggiare il prof. avv. Corrado Labisi con un alto riconoscimento per l’impegno costante  nel campo della Legalità, del Sociale e della Cultura.

 

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