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Milano Art Gallery: a Venezia fino al 4 giugno noti artisti espongono per “Pro Biennale”, fra questi Roberto Giacco

Esito alquanto positivo quello riscosso all’evento inaugurale della mostra veneziana “Pro Biennale”, tenutosi nella sede di Calle dei Cerchieri 1270 della “Milano Art Gallery”, in zona Dorsoduro e Campo San Barnaba. L’esclusiva iniziativa è organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes e ha visto come ospite d’onore della serata il rinomato Prof. Vittorio Sgarbi, che proprio lo stesso venerdì 8 maggio ha festeggiato, insieme agli ospiti e agli artisti, il suo compleanno.

Tra tutte le opere esposte alla mostra, troviamo anche quelle del noto artista contemporaneo Roberto Giacco.

«Il suo percorso di lavoro creativo – spiega la Dott.ssa Elena Gollini – si snoda e si innesta in uno speciale processo pittorico di tipo “metamorfico” basato sulla continua e costante trasformazione sperimentale, derivante da una ricerca analitica, doviziosa e meticolosa sulla materia e sugli elementi cromatici. Il corpo costituisce il soggetto preferenziale protagonista delle sue raffigurazioni, con un figurativo tendenzialmente stilizzato e un tratto segnico minimale ed “essenzializzato”, che si pone tra il formale e l’informale, delineando uno stile espressivo, che si contraddistingue in quanto esclusivo e sui generis. La pittura diventa il campo applicativo di innumerevoli e molteplici indagini, che partono dalla sfera intima e interiore e si propagano all’esterno, declinandosi nella suggestiva formulazione plastica delle immagini. Il corpo appare e scompare senza volto, possiede tratti fisionomici non ben definiti e viene avvolto da una dimensione magmatica densamente materica. […] Il lavoro dell’artista – prosegue la curatrice Gollini – vuole evidenziare quell’idea e quel concetto di evoluzione, trasformazione ed espressione del microcosmo, che ognuno di noi rappresenta e incarna in quanto essere vivente: gli archetipi del femminile e del maschile, le passioni e i fermenti del moto dell’anima si spandono tra sogni arcaici e pennellate decise, tra origine e mito, tra dimensione reale e irreale, tra realtà e fantasia. Corpo, anima, mito, passione si intrecciano in alchimia prendendo forma sulle tele, scaturiti dall’elemento cromatico spesso e consistente e dal magma materico corposo».

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