Si prospetta un evento di altissimo livello artistico la mostra collettiva che si svolgerà dal 20 dicembre 2014 al 9 gennaio 2015, organizzata dal manager produttore Salvo Nugnes, nell’elegante contesto milanese della “Milano Art Gallery” in via Alessi 11, vicinissima al Duomo e alle zone nevralgiche della città. L’inaugurazione della mostra “Evoluzioni artistiche” è fissata per sabato 20 dicembre alle ore 18.00, con la presenza d’eccezione del noto scrittore e personaggio televisivo Andrea Pinketts. Nel selezionato novero dei partecipanti, Annalisa Picchioni propone opere frutto di un’originale ricerca basata sull’informalismo pittorico, rivisitato con una formula di proiezione tridimensionale di coinvolgente impatto.
Del suo percorso di evoluzione stilistica la Picchioni racconta: “Ho approfondito la tecnica dell’incisione grazie al metodo Hayter, con la stampa simultanea a colori. Negli anni è aumentata la passione per la fotografia e ho proseguito il costante esercizio di sperimentazione inserendo nei quadri delle particolari lastre di plexiglass, che ne accentuano la visione in proiezione tridimensionale. Attraverso le mie opere voglio fare emergere quel mondo interiore ricco di sogni e magie e metterlo in contrapposizione con quello ‘costruito’, che è ben visibile e alla luce di tutti”.
Nel commentare le peculiari caratteristiche della sua produzione è stato scritto “Il virtuosismo, frutto del geniale spirito d’inventiva e di rielaborazione, si contrappone alla banale ricerca copiativa producendo un vivace e variegato scenario fantastico. Attraverso un linguaggio narrativo elegante, articolato, armonico e coerente, si indulge verso moduli d’espressione nei quali la pittrice immette in metafora una sintesi magmatica esistenziale del proprio vissuto, assemblandone ogni singolo frammento, che entra a far parte di un racconto omogeneo e unitario impresso nei dipinti. Si inseriscono una serie di rimandi incrociati tra i dati percepiti e i contenuti sostanziali, sedimentati ai ricordi di vita, congiunti agli echi profondi dell’inconscio introspettivo, che lascia emergere fantasie e sogni in un avvincente ‘gioco onirico’ da condividere con il fruitore. Dimostra un’acquisita maturità espressiva tra sperimentazione e memoria supportata dalla sfera sensoriale soggettiva, in una doviziosa ricerca, fatta direttamente all’interno della pittura e dei suoi elementi costitutivi primari, finalizzata a evidenziare tramite l’innata forza energetica delle immagini rievocate, la meraviglia di uno spettacolo visionario nel quale l’amore, la poesia, il sentimento, l’emozione si sono ‘magicamente’ dati appuntamento tutti insieme”.