Grazie all’attività del donare online, dal mese di marzo, 1.250 bambini beneficiano di un progetto di refezione scolastica promosso in collaborazione con l’Associazione Abbecedario di Torino, nell`ambito delle attività volte a migliorare la salute e a favorire l’accesso all’educazione. L’intervento si realizza nella Provincia di Maputo e coinvolge un totale di sei scuole: quattro nel Distretto di Moamba e due nel municipio di Matola. In Mozambico molti bambini, e soprattutto bambine, non sono in grado di frequentare la scuola primaria in quanto costretti a lavorare per contribuire al sostentamento della loro famiglia; tuttavia, anche i bambini che possono frequentare le lezioni soffrono spesso di carenze alimentari che contribuiscono all’insorgere di malattie spesso croniche e debilitanti.
Nelle sei scuole, inoltre, ci sono 274 bambini orfani che potrebbero lasciare la scuola per sostenere i propri fratelli e sorelle, come spesso accade in queste situazioni. Appoggiare i bambini per evitare che restino esclusi dal sistema scolastico, quindi, ha una valenza particolare, e i programmi di refezione scolastica sono stati indicati dai responsabili del sistema scolastico come uno dei principali canali attraverso cui garantire i livelli nutrizionali minimi e incentivare l’accesso e la frequenza scolastica.
Per realizzare l’iniziativa sono state coinvolte e responsabilizzate le comunità locali e in particolare i Consigli delle scuole che garantiscono, con la supervisione di CCS, una delle principali associazioni solidarietà italiane nel campo dell’adozione a distanza, la preparazione di un pasto al giorno per cinque giorni la settimana a 1.250 alunni delle scuole durante tutto l’anno scolastico. I consigli contribuiscono inoltre con la fornitura di legna per cucinare i cibi e con il lavoro volontario di otto cuoche, oltre che con la produzione di ortaggi per integrare i prodotti alimentari forniti dal progetto. I primi risultati positivi non hanno tardato ad arrivare: molti bambini che avevano abbandonato la scuola sono tornati tra i banchi, la frequenza è aumentata in questi primi mesi del 5% e nelle scuole ci sono molti più bambini che sorridono!