In occasione del work shop dal titolo “Storie di successo”, che si terrà in data sabato 6 giugno 2015 presso lo storico Museo Ferrari a Maranello (Modena), abbiamo intervistato il noto manager Salvo Nugnes, produttore di grandi eventi e presidente dell’associazione culturale “Spoleto Arte”. Tale evento vedrà la partecipazione di importanti imprenditori, artisti e professionisti italiani, che racconteranno ai partecipanti la loro scalata per essere i migliori, tra sacrifici e impegni. Di seguito l’intervista:
1) Dottor Nugnes, quindi possiamo dire che la Ferrari con questo evento si apre anche alla cultura?
Beh io direi, che la Ferrari già di per sé è sinonimo di cultura, di portata istituzionale. La Ferrari appartiene al patrimonio storico culturale del paese e del mondo intero. È una delle eccellenze del made in Italy, che tutti ci ammirano, in quanto mito che si è trasformato in leggenda, sogno che è diventato realtà partendo dall’idea geniale sviluppata dall’ingegner Enzo Ferrari.
2) Un suo commento sulla figura di Enzo Ferrari.
Ferrari è stato ed è ancora un esempio a modello di uomo tenace e ingegnoso, che con la sua fervida e inesauribile passione ha perseguito il proprio ideale e lo ha raggiunto, consolidandolo nel tempo e offrendolo in eredità simbolica alle generazioni future. Ferrari, fornisce un grande insegnamento di vita a tutti noi, certamente un testimone encomiabile di una vera storia di successo, per riprendere il titolo dato al work shop.
3) Come si svolgerà questo attesissimo appuntamento?
Il Dottor Ghini, direttore dei due Musei Ferrari di Maranello e Modena e responsabile aziendale del comparto ufficio stampa e comunicazione, verrà a fare un saluto simbolico di apertura del dibattito, con una presenza d’eccezione per noi molto gradita e un gesto di grande disponibilità. Poi verrà dato ufficialmente avvio al dibattito tra i prestigiosi ospiti relatori e il moderatore, il noto giornalista Alessandro Banfi, direttore del Tgcom24 e autore della trasmissione di successo Matrix. In conclusione è prevista anche una fase di dibattito aperto e interattivo con domande e interventi da parte del pubblico presente in sala.
4) Qual è l’elemento di connessione tra i vari personaggi affermati protagonisti del work shop?
Abbiamo individuato dei nomi noti e con una fama acquisita e consolidata, appartenenti a vari ambiti, accomunati da storie significative e da percorsi personali e professionali vincenti. Persone dotate di estro e talento innato, che ne hanno fatto la forza propulsiva per le loro scelte di vita. Dal critico Vittorio Sgarbi, con il suo pensiero di studioso esperto e competente, che ha consolidato la sua posizione autorevole a figure come il maestro Salvador Dalì ricordato dalle parole del figlio José, che rappresenta un pezzo di storia dell’arte sempre attuale e Salvatore Quasimodo, Premio Nobel di altissimo valore letterario e culturale, di cui il figlio Alessandro racconterà e rivelerà interessanti aneddoti. E poi ancora Arrigo Cipriani, il mitico inventore, fondatore e patron degli Harry’s Bar e Emanuela Folliero, affascinante donna di TV e spettacolo, che negli anni si è costruita una carriera sempre in ascesa. Non da ultimi il grande Luca Badoer, volto della Ferrari sempre nel cuore dei tifosi, che per lungo tempo ha ricoperto la carica di collaudatore ufficiale e ha contribuito a tanti trionfali successi della scuderia del cavallino rampante e lo stilista Alviero Martini, che ha edificato un vero impero della moda, con un nome divenuto famoso in tutto il mondo ed è partito facendo tanti sacrifici e con tanta buona volontà e intraprendenza. Un parterre vario ed eterogeneo, composto da gente tosta e con storie coinvolgenti e speciali da raccontare.
5) Come è riuscito a gestire i costi ingenti di immagine e di comunicazione e di pianificazione generale, per l’organizzazione di un evento di questa portata?
Lo sforzo è stato considerevole, devo ammetterlo, ma come si suole dire la posta è valsa davvero il gioco. Colgo l’occasione anche per ringraziare sentitamente il gruppo dei relatori di prestigio, che hanno dato la massima disponibilità nella loro partecipazione al work shop.
6) È vero, che in concomitanza con lo svolgimento del work shop, verrà fatta anche una prestigiosa esposizione di opere d’arte allestite in loco?
Abbiamo pensato di creare un sinergico connubio tra cultura e arte, allestendo durante il work shop una mostra collettiva con opere selezionate appartenenti a nomi di fama del panorama attuale, che fungeranno da suggestiva cornice artistica e si integreranno con la moderna e tecnologica ambientazione museale, all’insegna di una armoniosa coreografia di forte impatto scenico.
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