Da oggi nel ristretto circolo delle Benefit Corporation italiane ed europee c’è anche Little Genius International® (www.littlegenius.it), azienda nata come scuola per nativi digitali da un’idea della dr.ssa Ruhma Rinaldi (educatrice esperta in sviluppo sostenibile e sociologia della medicina, oltre che moglie del sottoscritto). L’obiettivo perseguito insieme negli anni era quello di realizzare una struttura che favorisse, nei propri alunni, un’educazione volta ad enfatizzare e incoraggiare l’analisi critica, il pensiero creativo, l’opportunità e la libertà di pensiero, iniziando o migliorando la lingua inglese nei bambini attraverso una metodologia specifica e strumenti didattici sviluppati appositamente.
Questa interessante avventura aveva anche altri obiettivi, in particolare, sul piano imprenditoriale, l’intenzione era di fare innovazione molto spinta nel settore educativo fornendo metodologie focalizzate sulle generazioni di nativi digitali e fondando un’”Impresa marcatamente Etica”: etica nei rapporti con i clienti ma anche in quelli con i fornitori, collaboratori e dipendenti; intimamente connessa con il tessuto sociale e ambientale del territorio in cui nasceva. E questa è proprio la filosofia delle Benefit Corporation (B corp) nate come idea per creare un modello imprenditoriale che sia la soluzione di sintesi tra le società for profit e quelle no profit.Questo, in un’ecosistema d’impresa come quello italiano in cui anche gli enti preposti al sostegno d’impresa per statuto, invece di aiutare le imprese, le ostacolano con burocrazia pedante o ben peggio.
In questo contesto la Little Genius è riuscita a creare un metodo unico a livello globale denominato ICE® Infinite Child Evolution e cedibile a qualunque scuola che ne richieda l’uso in licenza; idee, metodi e marchi depositati che ora ne fanno un’azienda di punta sul piano dell’innovazione di settore, non tanto in Italia in cui all’innovazione c’è attenzione solo nei ns circoli di ‘esperti’ e per il resto rimane una buzz word in bocca a politicanti e arrivisti, quanto sul piano internazionale come spesso capita, avendo ricevuto riconoscimenti da Università e centri ricerca esteri e anche ‘repliche’ più o meno legittime dato che negli anni si è volutamente lasciato che il metodo e il brand stesso si diffondessero secondo una logica ‘open source’, fatto che oggi, data la filosofia applicata in maniera strutturata di B Corp si è preferito portare a profitto-beneficio attraverso un piano di licensing a pagamento che rende anche più agevole il controllo qualitativo e la garanzia che i proventi generati dall’uso di metodi, marchi e strumenti siano correttamente utilizzati (molte scuole Little Genius nate nel mondo – Qatar, Mauritius, Vietnam, USA, India ecc. – stanno invece puntando al mero profitto sfruttando nome e metodo).
Little Genius International® è, dunque, a partire da dicembre 2014, una Benefit Corporation riconosciuta e certificata a livello internazionale (www.bcorporation.net/community/little-genius-international). È solo la sesta in Italia ad ottenerla e quella che ha conseguito il punteggio tra i più alti fino a questo momento.
Cosa vuol dire essere una Benefit Corporation (B Corp)? Qualcuno la definisce una Terza Via tra le aziende for profit e le realtà no profit. Storicamente le seconde sono quelle depositarie delle iniziative a favore del bene comune inteso nel suo senso più alto, mentre le prime agiscono soltanto per massimizzare i ricavi e minimizzare gli sforzi, addirittura, arrivando anche a forme di vero e proprio danno sociale e ambientale, spesso al limite od oltre il livello dell’agire criminale.
La Terza via è il For benefit, la B Corp, ossia una società che pur essendo attenta al profitto si struttura a agisce per essere non solo un motore dell’economia, ma anche del benessere sociale, del progresso della collettività, del rispetto e del miglioramento dell’ambiente.
In questo quadro, la Little Genius ha da sempre attuato scelte attente al contesto in cui opera, sia organizzando e promuovendo attività a favore di soggetti deboli o disagiati, sia scegliendo i propri fornitori tra le aziende del territorio (quindi favorendo l’economia locale), sia ancora, operando in un edificio in bioarchitettura unico in Italia e attuando una rigorosa campagna di risparmio energetico e di utilizzo di materiali ecologici e riciclabili. Proprio lo stesso edificio che ospita la scuola è tra i più avanzati d’Italia sul piano della bioarchitettura, unico ‘edifico che respira‘.