Neonatologia e sviluppo tecnologico, “A-round” da 300mila euro per Natea. Davide D’Arcangelo: “Stiamo già immaginando sviluppo su mercati internazionali”.
Davide D’Arcangelo (Next4): Natea presto punto di riferimento per le strutture sanitarie
“Cartella Clinica Elettronica” è un software dedicato alle terapie intensive neonatali. Il programma, attraverso tecniche di Deep Learning e Intelligenza Artificiale, è capace di elaborare i dati raccolti dalla strumentazione elettromedicale, riducendo così il rischio clinico per i piccoli pazienti. Si tratta di una delle principali novità sviluppate da Natea, start up nata quest’anno e che ha recentemente chiuso un aumento di capitale da 300mila euro. A coprire il primo Round di finanziamento Next4, club deal investor fondato da Davide D’Arcangelo, e Butterfly, azienda specializzata in soluzioni tecnologiche avanzate per la gestione dei processi decisionali. L’operazione consentirà alla start up il lancio dei primi prodotti basati sull’IA, lo sviluppo di nuovi software e il consolidamento della rete di relazioni sorta con diversi Enti di ricerca e Innovazione. “La crescita dell’impegno di Next4, già socio, è una testimonianza di fiducia da parte di tanti investitori – ha detto Mauro Cofelice, CEO di Natea – Inoltre, l’ingresso di Butterfly nel capitale sociale ci permetterà di allargare il nostro network dal punto di vista dello sviluppo tecnico”. Soddisfatto anche il Founder di Next4: “Siamo certi – ha dichiarato Davide D’Arcangelo – che nel medio periodo Natea potrà diventare un punto di riferimento importante per le strutture sanitarie del Paese e stiamo già immaginando uno sviluppo sui mercati internazionali”.
Davide D’Arcangelo (Next4): Natea protagonista dello sviluppo della sanità in chiave digitale
Grazie alla nuova liquidità, nei prossimi mesi la start up potrà concentrarsi sul completamento della suite di prodotti relativi al progetto “Cartella”. L’obiettivo è sviluppare strumenti di nuova generazione che possano contribuire alla sopravvivenza neonatale, accompagnando i pazienti dalla nascita alla dismissione dell’ospedale. Per Davide D’Arcangelo il lavoro di Natea dimostra l’importanza dello sviluppo della sanità in chiave digitale: “Si tratta di uno dei temi strategicamente più rilevanti per il Paese – ha spiegato l’Innovation Manager – e questo è vero a maggior ragione per la terapia intensiva neonatale, che è stata ancora poco impattata dalle potenzialità del 4.0″. Che sotto questo punto di vista ci sia bisogno di un maggiore impegno non lo suggeriscono solo le parole di Davide D’Arcangelo, ma i numeri. Oggi infatti 1 bambino su 10 nasce prematuro e nel 2020 le complicazioni da parto prematuro hanno causato oltre 1 milione di decessi.