Dopo una vacanza in Madagascar, una parte del proprio cuore rimane su quest’isola magica dove i problemi e i dolori si dimenticano e rimane solo tanta gioia di vivere e di aiutare le persone più povere.
Negli ultimi anni, il Madagascar è diventato una meta turistica molto ambita, che fa respirare profumi particolari ed inebrianti e fa si che molte persone non se ne vadano più dall’isola.
Ne è un esempio Isa Monti Saracino, una donna milanese che per scappare dai dolori della sua vita, insieme al marito, ha deciso di vivere una doppia vita: sei mesi a Milano e sei mesi a Nosy Be.
Isa Monti Saracino vive in un piccolo villaggio di pescatori che si chiama Dzamandzar, dove la povertà sta di casa, a seguito del fallimento della fabbrica dello zucchero e del rhum (Siramà) che dava lavoro e ricchezza al paese.
Vivendo in questo villaggio ha potuto toccare con mano la tristezza e il dolore in cui questa popolazione vive, le orribili condizioni dell’ospedale e delle strade secondarie, e non ha potuto non aiutare economicamente queste povere persone.
La storia di Dzamandzar ha coinvolto da vicino anche i proprietari del tour operator Siramani, che organizzano viaggi da sogno nelle località più turistiche e ricche dell’isola ma, donano parte dei loro ricavi al villaggio di Dzamandzar, affinchè si possa costruire un ospedale migliore.
Purtroppo come molti paesi del terzo mondo, il Madagascar ha delle aree molto ricche e delle aree molto povere: l’idea di Siramani è di far vivere delle vacanze da sogno ai suoi turisti nelle zone più ricche, dove mare, sole e cultura fanno da protagonisti, dove si può toccare con mano l’ospitalità degli abitanti dell’isola, è possibile assaggiare i prodotti tipici ed acquistare l’artigianato locale e contemporaneamente aiutare economicamente le zone più povere!
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