Comunicati

Nuove norme per la tutela dei cani

  • By
  • 18 Aprile 2007

Saranno più rigide le regole per chi possiede un animale domestico. Ad averlo deciso è il ministro Livia Turco. Un ordinanza studiata appositamente per tutelare quanto possibile i nostri fedeli amici cani, ma anche il cittadino.

Il provvedimento Livia Turco è denominato ” tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione di cani” ed è stato pubblicato proprio adesso, Gennaio 2007, sulla Gazzetta Ufficiale. Tra le novità introdotte troviamo il divieto di tagliare la coda, le orecchie e le corde vocali e il divieto dell’uso di collari elettrici, reputati “fonte di paura e sofferenza” per gli animali. Ma non è tutto. Il ministro ha infatti anche stabilito che, per alcune razze generalmente considerate molto pericolose e violente, si debba imporre in ogni luogo pubblico l’uso del guinzaglio e della museruola; l’ordinanza inoltre esorta anche i proprietari a vegliare con attenzione i loro cani e obbligandoli a munirsi di una polizza assicurativa. Si autorizzano i veterinari a decidere eventuali soppressioni qualora, a loro parere, un cane si rivelasse “troppo aggressivo”. Questo ultimo provvedimento ha scatenato non poche polemiche dalla Lav, Lega antivivisezione. La Lav ha fatto appello alla legge 281 del 1991 in materia di animali domestici la quale stabilisce, tra l’altro, che “i cani possono essere soppressi solo se gravemente malati, incurabili o soltanto se la loro pericolosità è comprovata, indipendentemente dalla razza”.

Ci sono anche aspetti positivi dell’ordinanza che migliorano la situazione dei cani, come ad esempio il divieto di tagliare la coda e le orecchie che per un cane sono veri e propri strumenti di comunicazione, e delle corde vocali, già vietate dalla legge contro i maltrattamenti. E sopratutto è finalmente risolata la controversa questione dell’uso dei collari elettrici, ore definitivamente al bando poiché considerati strumenti di tortura piuttosto che un modo di contenere un carattere esuberante (come promesso da alcune pubblicità ingannevoli) vista la reazione aggressiva da parte degli animali. I cani non hanno bisogno di essere educati con i collari elettrici. E’ il padrone che deve far comprendere, con atteggiamenti sensati e coerenti, al suo “amico” quale sia il giusto comportamento.

Il giudizio però non può essere positivo quando nella nuova ordinanza si accenna alle razze ritenute pericolose. L’ordinanza definisce “aggressivo” un cane che abbia almeno una volta tentato di fare male a una persona o ad altri animali senza un reale motivo ovvero senza essere mai stato in alcun modo provocato. E’ una distinzione importantissima perchè l’aggressività immotivata per gli animali è un evento molto rara. Quello che non si può accettare di buon grado di questa ordinanza è che a decidere per la soppressione, ovvero se un cane è pericoloso, sia il veterinario. L’ordinanza lascia in questo modo intendere che chi non è in grado o non vuole più mantenere il proprio cane o se lo considera particolarmente aggressivo e pericoloso per sé e per gli altri trovando un veterinario accondiscendente può farlo abbattere. Rendiamoci conto che è quasi impossibile trovare cani pericolosi e molto comune trovare cani gestiti male. E’ necessario che coloro che decidono, nell’arco della loro vita, di adottare un cane, capissero di avere delle responsabilità come se si trattasse di un figlio.

No Comments Found

Il servizio gratuito di pubblicazione dei comunicati stampa è offerto dall'Associazione link UP Europe! di Roma