Secondo una ricerca di mercato, condotta in questo periodo di crisi economica e lavorativa sembra che l’unico settore a non soffrire in modo particolare questo momento critico sia quello dei cosiddetti smanettoni del computer. Ed è così che vengono molto richiesti esperti di informatica che possano offrire una consulenza informatica alle banche, o altri enti e società ad alto profilo.
Il know-how di un consulente informatico in una banca può essere utile per svariati motivi, a partire dallo sviluppo di pacchetti software realizzati ad hoc per l’ente, che possa soddisfare appieno e con efficienza, le esigenze lavorative e di gestione richieste. Sono altrettanto possibili dei margini di miglioramento all’interno della gestione dei progetti e quindi il loro relativo workflow. Il flusso di lavoro potrebbe essere migliorato o anche automatizzato in certi stadi per velocizzare e rendere più efficienti i compiti giornalieri all’interno dell’ufficio e di conseguenza migliorarne la produttività.
Negli ultimi tempi, sta acquisendo sempre più importanza la questione della gestione dei documenti cartacei a favore dell’introduzione della gestione documentale digitale, ovviamente anche per rispettare gli ultimi decreti in fatto di gestione documentale e digitalizzazione dei documenti cartacei, anche qui torna utile il ruolo del consulente informatico che possa accompagnare, guidare e agevolare una transizione delicata e onerosa quale può essere l’archiviazione e la conservazione sostitutiva di documenti delicati come possono essere quelli di una banca.
Un’altra questione critica che un’azienda può trovarsi ad affrontare è la system integration, ovvero mettere in comunicazione diversi sistemi fra di loro in modo efficace e funzionale, e anche questo può fare parte dei compiti di un consulente informatico per aziende che decidono di affidare in outsourcing parte dei propri servizi offerti ai clienti.
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