“Italia degli innovatori” e’ il titolo della sezione dell’Expo 2010 a cui siete stati invitati, il nostro Paese e’ ancora effettivamente ricco di innovazioni?
Credo che l’Italia abbia ancora i numeri per potersi definire “Il Paese degli innovatori”, però siamo sulla punta di un crinale. Se non si interviene immediatamente per trattenere i migliori cervelli e le migliori aziende, saremo destinati ad un declino rapido ed inesorabile. La ricerca, la tecnologia, la produzione e la passione sono elementi che hanno consentito all’Italia di raggiungere punte di eccellenza, sarebbe un peccato perdere tutto questo e consegnarsi all’anonimato. In sostanza l’intero sistema Paese deve essere modernizzato, per evitare un declino che potrebbe toccare in particolare i nostri figli.
Anche la filiera produttiva italiana dell’arredamento, tanto importante per anni, puo’ essere considerato ancora competitiva nell’economia globale?
L’economia globale sta subendo grandi e profonde trasformazioni, anche a seguito dei poblemi causati dalla finanza “creativa”. La produzione, l’economia stabile, il lavoro rimangono le caratteristiche piu’ apprezzate dell’Italia. Credo che la filiera produttiva italiana del design e dell’arredamento d’interni saprà riscoprire le ragioni del suo grande successo e ritrovare un nuovo ruolo a livello globale. La chiave potrebbe essere puntare sulla sua capacità di innovazione, appunto, per attrarre utenti sempre più esigenti ed informati.
Cosa significa per una realta’ come la vostra essere presenti a Shanghai?
E’ una grandissima occasione per una visibilita’ a livello mondiale. Stiamo già lavorando per utilizzare al meglio questa opportunità.
“Better city, better life” e’ il titolo dell’Expo; come viene interpretato dalla vostra filosofia aziendale?
La qualità della vita, il modo di concepire le città, la socializzazione sono i nuovi orizzonti dell’urbanistica. Crediamo che un’azienda, un prodotto, un marchio vengano percepiti dal punto di vista emozionale, oltre che come la semplice soluzione ad un bisogno. Noi immaginiamo che la nostra azienda, quindi, in quanto entita’ inserita nella realta’, possa essere un mezzo per il miglioramento dell’umanita’, ponendo l’uomo quale attore e regista del proprio tempo e non prigioniero di complessità che lo sfruttano e annullano. Questo per noi si può racchiudere nello slogan “Better City, Better Life”.