Orgosolo si trova all’estremo confine dell’area meridionale barbaricina, in una delle zone più affascinanti di un territorio impervio dominato dal Supramonte nel quale trascorrere indimenticabili vacanze Sardegna.
Uno scenario di rara bellezza con montagne imponenti che hanno nella Punta Corrasi la punta più alta e grandi foreste di alberi dalle grandi altezze, strapiombi sul mare e ancora caverne, grotte, corsi d’acqua.
Sulle pareti delle abitazioni si possono ammirare i murales che riportano scritte relative a temi politici e sociali. Il primo murale fu realizzato nel 1969 da un gruppo anarchico milanese. Nel 1975 vennero realizzati altri murales da parte di vari artisti, espressioni pittoriche della denuncia delle ingiustizie, dei malesseri, dei disagi, della sofferenza e delle speranze degli orgolesi persone dal carattere fiero e dignitoso. Negli anni 80, quando la tensione politica comincia ad attenuarsi, i murales si caratterizzano per le scene di vita quotidiana: contadini con in mano la falce, pastori che tosano le pecore, donne con in grembo i propri figli e uomini a cavallo.
Si possono ammirare più di 200 murales che fanno parte integrante dell’immagine del paese e della sua gente.
Chiunque si soffermi davanti ad un murale vive emozioni fortissime, sente l’orgoglio, la forza, la determinazione e la dignità di un popolo che non si è fatto sopraffare nel corso dei secoli.
Il costume di Orgosolo è uno dei più originali e apprezzati di tutta la Sardegna e ha origini antichissime. Il costume femminile è di vivaci colori: dal rosso del corpetto, ai disegni stilizzati del grembiule fino ad arrivare al giallo della benda. È composto da varie parti: da “sa caretta” che raccoglie i capelli, confezionato in broccato impreziosito da intrecci di seta, oro e argento che disegnano rose, foglie stilizzati e incornicia il volto delle donne; da “su lionzu” benda di seta grezza, confezionata esclusivamente a Orgosolo da allevamenti di baco da seta orgolesi, tinta con lo zafferano; “sa hamisa” e il giubbetto di panno rosso cupo aperto sul davanti denominato “su zippone”. “Sos sahittos” sono le due gonne del costume femminile confezionate in tessuto d’orbace tinto con erbe particolari che gli donano il colore ruggine scuro. “S’antalena” è il bellissimo grembiule di forma rettangolo-trapezoidale in seta con ricami floreali formati dai cinque colori fondamentali del costume: verde, rosso , giallo, bianco e celeste tenue.
Il costume maschile è più sobrio. I colori predominanti sono il rosso de “su zippone” e il blu scuro del velluto de “sa trippa”.
Entrambi i costumi sono fatti interamente a mano.
La gastronomia orgosolese propone prevalentemente primi piatti tipici tra cui i “culurgiones” preparati con ingredienti tutti naturali composti da una sfoglia di pasta ripiena di formaggio, patate e menta e piatti di carne, gustosissimo su “porceddu arrustiu”, oltre ai vini, i salumi fino ad arrivare ai dolci tipici della tradizione.
Il 17 maggio 2009 nella foresta “Montes” si è tenuta la prima edizione di “Foreste Aperte Sardegna” , importante manifestazione promossa dall’ente foreste della Sardegna volta a favorire la fruizione sostenibile dei magnifici spazi verdi della nostra isola.