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OSLO 2011 SI TRASFERISCE… IN VAL DI FIEMME. DEBRIEF DELL’EVENTO MONDIALE IN OTTICA 2013

– Gli organizzatori del Campionato del Mondo 2011 hanno presentato il proprio bilancio

– FIS, Val di Fiemme (2013) e Falun (2015) studiano i dati del grande evento norvegese

– I risultati di Oslo 2011 sono decisamente significativi sotto tutti i punti di vista

– La Val di Fiemme sarà particolarmente attenta a ridurre l’impatto ambientale

Il Campionato del Mondo di sci nordico 2011 è già passato agli archivi, ma è consuetudine della FIS radunare gli organizzatori “mondiali” per il debrief, mostrando dati, risultati e opportunità maturati dall’evento. È usuale anche che l’organizzatore illustri i propri risultati non a casa propria, ma presso il comitato organizzatore del successivo evento iridato.

È successo così che gli organizzatori di Oslo 2011 hanno presentato il proprio debrief in Val di Fiemme, quasi a passare il testimone del prossimo evento iridato, in programma appunto nella vallata trentina nel febbraio 2013.

Nutrita la delegazione della FIS guidata dal segretario generale Sarah Lewis, mentre la delegazione di Oslo era coordinata da Asne Havnelid, responsabile del comitato organizzatore, la quale ha documentato il successo della rassegna norvegese.

Il saluto della Val di Fiemme e del Trentino è stato portato da Pietro De Godenz, presidente del comitato, un caldo benvenuto allo staff FIS, a quello norvegese ed a quello svedese di Falun che organizzerà i Campionati del Mondo 2015, due anni dopo la Val di Fiemme, ringraziando poi “Oslo 2011” per la preziosa collaborazione per Casa Trentino Fiemme 2013.

Significative le parole di Sarah Lewis che ha sottolineato la proficua cooperazione tra gli organizzatori ed in particolare tra Oslo e la Val di Fiemme, segno che lo sport dello sci nordico sta lavorando nella giusta via.

I dati di Oslo 2011 diffusi in occasione del debrief sono decisamente incoraggianti. Ben 270.000 biglietti venduti per le tribune, oltre 300.000 spettatori lungo le piste di Holmenkollen, ma soprattutto una eccezionale collaborazione con le istituzioni nazionali e la città di Oslo. Sono stati valutati ben 35.000 campeggiatori nella foresta di Holmenkollen e addirittura 650.000 spettatori in occasione delle “medal ceremony” e 50.000 alla cerimonia di apertura, con un picco di 100.000 spettatori in occasione della premiazione della staffetta maschile.

Grande anche l’apporto del volontariato: durante i Campionati del Mondo di Oslo 2011 sono stati reclutati 2.200 volontari, 45% donne, 55% maschi e con un’età media di 43 anni. Imponente anche lo schieramento dei media, con 1.600 accreditati di 24 nazioni, dei quali 900 nell’area tv-radio, 450 giornalisti e 250 fotografi, mentre sono stati registrati 650 atleti di 49 nazioni.

Anche dal punto di vista economico Oslo 2011 è stato un successo. I risultati provvisori parlano di un utile di circa quattro milioni di Euro, un risultato decisamente significativo, anche se non va dimenticato che si sta parlando di un evento organizzato nella patria dello sci nordico e in una nazione che vanta ed ha vantato un successo incredibile anche dal punto di vista sportivo, con il maggior numero di medagliati tra fondo, combinata nordica e salto.

“La Val di Fiemme da questo meeting – ha detto Pietro De Godenz – raccoglie informazioni e dati importanti. L’esperienza che abbiamo maturato con due Campionati del Mondo e oltre 100 gare di Coppa del Mondo è significativa, ma c’è sempre da crescere. È indubbio che i dati di Oslo 2011 sono notevoli ed uno sprone ad indirizzare il lavoro della nostra macchina organizzativa. La grande collaborazione con il team norvegese per noi è importante, ma anche quella con i futuri organizzatori di Falun si sta concretizzando con partnership di valore”.

Oslo ha fatto uno sforzo notevole per ridurre al minimo l’impatto ambientale, una strada intrapresa già nel 2003 dal comitato della Val di Fiemme, primo evento sportivo al mondo ad ottenere la certificazione ambientale UNI EN ISO 14001. La città norvegese ha limitato drasticamente l’uso dei mezzi privati, fornendo un servizio pubblico via gomma e via rotaia con la metropolitana. I dati parlato di 900.000 persone trasportate durante l’evento. I bus hanno utilizzato carburante biodiesel, ed anche su questo gli organizzatori fiemmesi hanno ascoltato con attenzione la relazione norvegese: è in questa direzione che si sta muovendo l’organizzazione trentina nell’ambito di un progetto sostenuto dalla Provincia di Trento per garantire agli abitanti, agli sportivi ed ai turisti della Val di Fiemme una vivibilità massima del territorio.

Una giornata intensa, insomma, in Val di Fiemme, ma domani si replica, questa volta tocca ad una nuova FIS Inspection con la quale la federazione internazionale intende verificare lo stato di avanzamento della macchina organizzativa.

Lo staff di Pietro De Godenz ha preparato una corposa relazione, il “work in progress” sta rispettando ampiamente i progetti, non solo nella realizzazione delle strutture dei due stadi del fondo a Lago di Tesero e del salto a Predazzo, ma in tutti i settori che coinvolgono a 360° la complessa macchina organizzativa.

Info: www.fiemme2013.com

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