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Osservatorio Findomestic di dicembre 2011: la fiducia degli italiani risale

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  • 29 Novembre 2011

I sommovimenti che hanno interessato la scena politica nazionale e l’arrivo di Mario Monti a Palazzo Chigi fanno risalire la fiducia degli italiani, dopo più di cinque mesi di progressivo, e apparentemente inarrestabile, calo. La quota rilevata dall’Osservatorio mensile Findomestic, società leader nel settore dei prestiti personali e dei mutui casa, resta comunque molto bassa: 3,54 punti, su una scala che va da 0 a 10 e che ha in 7 la soglia positiva. Tuttavia, dopo essere precipitata lo scorso mese a 3,42, la discesa libera pare essersi arrestata. Il vero cambio di passo però si riscontra nella fascia di popolazione a istruzione più elevata, che fa segnare 4,07 punti. A livello territoriale, invece, primeggia per ottimismo il Nord-Ovest, seguito dal Nord-Est, dal Centro, dal Sud e dalle Isole.

In tema di propensione al risparmio, per la prima volta dall’inizio dell’anno, risale oltre la soglia del 10% (10,7, per la precisione) l’incidenza di coloro i quali contano di incrementare i propri accantonamenti finanziari di qui a 12 mesi. A ottobre questo dato non andava oltre il 6,2% del campione. Infine, a riguardo della situazione italiana, la previsione a 12 mesi mai come a novembre si avvicina alla soglia di stabilità. Non accadeva dal settembre dello scorso anno, quando risultò leggermente superiore.

Previsioni di acquisto a tre mesi

Elettrodomestici: migliorano piccoli e bianchi; in leggero calo quelli bruni

A novembre 12,1 Italiani su 100 hanno ipotizzato di acquistare nei prossimi 90 giorni un piccolo elettrodomestico, contro i 9,7 rilevati lo scorso mese. Migliorano anche – e sensibilmente – le previsioni di acquisto dei bianchi: 8,1 consumatori contro i 4,2 del mese precedente. Va peggio sul versante degli elettrodomestici bruni (TV video e Hi-Fi). I consumatori intenzionati di qui al prossimo febbraio passano da 7 su 100 a 6,4 (sempre ogni 100).

Elettronica di consumo: crescono le previsioni per PC e accessori; stabili quelle della telefonia

Tra ottobre e novembre passano da 9.9 a 11,8 i consumatori che, ogni 100, prevedono di acquistare un personal computer o altro materiale informatico nei prossimi tre mesi. Restano stabili attorno a quota 8, ogni 100, quanti sono intenzionati ad acquistare prodotti di telefonia. Per i primi le previsioni massime di spesa sono di 603,00 euro (+ 25,00); per i secondi, si attestano a 140,00 euro (- 80,00).

Auto e moto: crescono le previsioni di acquisto di auto sia nuove sia usate. Nessuno, invece, prevede di comprare veicoli a due ruote.

Ripartono le previsioni di acquisto per le auto, usate e nuove. Le seconde, in particolare, fanno risalire a 2,9 il numero medio di consumatori ogni 100 che ipotizza di recarsi ad un concessionario. Per le auto usate l’incidenza dei possibili acquirenti è di 3,4 ogni 100, contro gli 1,3 del mese precedente. Le previsioni massime di spesa però si contraggono: per le auto nuove non si va oltre una media di 16.206,00 euro, in calo di oltre 6.600,00 euro sul mese precedente. Minimo storico per le intenzioni d’acquisto di moto e scooter che raggiungono il limite dello zero.

Casa e arredamento: in crescita le previsioni di acquisto di case, mobili e complementi d’arredo.

Migliorano, anche rispetto ad un anno fa, le previsioni di acquisto di abitazioni e mobili. Per questi ultimi, la previsione massima di spesa è di 5.138,00 euro (in crescita di quasi 500,00 euro sul mese precedente). Stando ai dati rilevati, sono 3,5 ogni cento i potenziali acquirenti (ad ottobre non andavano oltre quota 0.9). Sul fronte delle ristrutturazioni immobiliari, invece, il dato registrato è il più basso dall’inizio della rilevazione.

Tempo libero: diminuisce l’intenzione di acquistare viaggi, vacanze, attrezzatura e abbigliamento sportivo.

Dopo un mese di ripresa tornano a calare le previsioni di acquisto di pacchetti vacanza, con i potenziali acquirenti che passano da 19.9 (ogni 100) rilevati lo scorso ottobre, ai 18,7 di novembre. Un dato inferiore anche a quello fatto segnare un anno fa. La flessione della domanda ha prodotto una riduzione dei prezzi soprattutto nelle grandi città: Venezia (-44%), Roma (-31%), Firenze (-30%).
Il presente comunicato e i precedenti sono disponibili on-line:

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