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Ottenere in modo facile un prestito a protestati

Quando si ha necessità di liquidità nell’immediato per far fronte a spese impreviste, si può richiedere un prestito. Ma non è raro che ci venga rifiutato o perché siamo

insolventi, o perché abbiamo pagato in ritardo precedenti rate, oppure l’importo richiesto è troppo alto, ecc.

Pur essendo in questa situazione, però le banche e in generale gli istituti di credito non respingono tali tipologie di richiedenti e per questo motivo hanno creato delle forme

di finanziamento che si adattino alle loro esigenze.

Se scriviamo sul nostro motore di ricerca preferito il termine “prestito

a protestati”, verranno fuori molti risultati di siti che offrono tale tipologia di finanziamento. Quando si è in questa condizione le soluzioni per ottenere un prestito

sono due:

  1. Si estinguono e si saldano i precedenti finanziamenti e si chiede alla CRIF la cancellazione dai loro registri utilizzando un apposito modulo presente online;
  2. Si presentano delle garanzie maggiori in aggiunta alla sola busta paga, quindi un’immobile, la firma di un garante, ecc.

Quando si richiedono prestiti per protestati, se si è un dipendente pubblico o privato si ha un punto a proprio favore, dal momento che il proprio stipendio viene visto come

una sufficiente garanzia per la restituzione regolare del finanziamento. In questo caso il rimborso avviene tramite cessione del quinto dello stipendio. In sostanza ogni mese

vedrete detratta dalla vostra busta paga la rata del prestito che non può essere superiore a un quinto del vostro stipendio netto. In questo caso sarà il vostro datore di

lavoro a versare l’importo della rata all’ente che vi ha concesso il finanziamento.

Per somme maggiori si può richiedere anche un prestito con delega in cui l’ammontare massimo della rata mensile è di due quinti dello stipendio percepito dal richiedente.

Un’altra forma di prestito a protestati online è il prestito

cambializzato in cui sarà utilizzato il TFR come garanzia. Quanto descritto finora vale per i dipendenti, mentre per i lavoratori autonomi valgono le stesse forme di

finanziamento, ma a garanzia si deve presentare la propria dichiarazione dei redditi, immobili da ipotecare o un garante che prestiti la propria firma.

La regola da seguire per evitare di pagare troppo rispetto alle nostre possibilità è quella di confrontare più offerte e non fermarsi al primo istituto che ci concede il

finanziamento. Per cui è sempre bene considerare, nel valutare le varie offerte tutti i vari elementi come: TAEG, costo per l’istruttoria, costi per la perizia, ecc.

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