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Pali di castagno: antichi come l’Europa, più moderni dell’acciaio

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  • 5 Marzo 2012

Dai mille utilizzi, il castagno riscopre una seconda giovinezza: l’agricoltura ne rivaluta i benefici, l’edilizia ne corteggia la bellezza. I pali di castagno la versione più richiesta.

Il castagno non passa mai di moda. L’industria ha sempre offerto delle alternative, eppure l’utilizzo di quest’ultimo non è mai cessato e, soprattutto per i pali di castagno, è addirittura aumentato. Il motivo è semplice: le qualità sono conosciute da millenni e le tecniche di lavorazione sono state tramandate e perfezionate da diverse di generazioni.

Il castagno ha accompagnato la storia dell’occidente, fornendo di volta in volta soluzioni adatte alle esigenze del momento. I pali di castagno, in particolare, sono stati e sono impiegati come tutori in agricoltura, in special modo per i vigneti, come travi nelle costruzioni e nella realizzazione di recinzioni. La scelta dei pali di castagno, rispetto ad altri tipi di legname, è dovuta principalmente all’alta concentrazione di tannino, che garantisce durata nel tempo e resistenza alle intemperie.

Ma soprattutto, negli ultimi tempi i pali di castagno vengono preferiti a quelli in acciaio per la realizzazione di impianti vitivinicoli. La ragioni di questa scelta risiedono sia nella maggiore eco-compatibilità dei pali di castagno sia nella loro maggiore elasticità, che facilita le operazioni di meccanizzazione riducendo i pericoli per gli operatori e per i mezzi meccanici.

Ricci Legnami, leader nel settore della produzione di pali di castagno, offre un’ampia scelta in termini di taglio e finitura a prezzi realmente competitivi. Puoi visitare la sezione dedicata alla paleria castagno sul sito www.riccilegnami.eu/pali-di-castagno/.

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