Per la prima volta la sinergia tra comune e Autorità portuale sembra poter essere virtuosa, e dal workshop per lo sviluppo nascono 100 idee (o quasi) per rilanciare l’economia locale
Passato un po’ sotto silenzio per via della collocazione ad inizio agosto (fatalmente a ridosso della pausa estiva), ma il workshop svoltosi a Civitavecchia nell’aula Pucci, di fronte ad imprese e sindacati, potrebbe rappresentare una svolta per lo sviluppo della città. 100 idee per lo sviluppo, ma anche e soprattutto un patto tra Comune e Autorità Portuale per la crescita della città e dello scalo marittimo non più come due realtà separate ma come un binomio vincente. Si può riassumere così l’intento dell’incontro.
La soddisfazione emerge dalle parole di Pasqualino Monti. “Il rapporto di sinergia instaurato con l’amministrazione comunale – dichiara il presidente dell’Autorità Portuale – è un motivo di grande soddisfazione. Da civitavecchiese auspico da tempo una collaborazione tra Comune e porto, e lo dimostra tra l’altro il protocollo d’intesa sottoscritto in passato proprio con l’amministrazione. Questo convegno – continua Monti – è l’esempio di come possa avvenire, ovvero con la presentazione di progetti importanti e con la condivisione di altri. Il tutto – conclude il presidente dell’Authority – nell’ottica di un porto dentro la città, che rappresenti in alcuni casi una servitù ma anche una straordinaria risorsa in termini di occupazione e di sviluppo”.
Nell’occasione il Presidente dell’Autorità Portuale Pasqualino Monti ha illustrato alcune delle opere che potranno portare nei prossimi anni lavoro a Civitavecchia, ridisegnando il territorio con l’obiettivo di riconquistare un ruolo strategico nel Mediterraneo, come è stato affermato da più parti, anche in rapporto agli stati emergenti dell’Africa settentrionale. Un piano complessivo di interventi che saranno portati avanti in sinergia con l’amministrazione comunale, nella reciproca autonomia delle scelte ma con l’intendimento di lavorare fianco a fianco, con obiettivi e strategie comuni. Presenti molti imprenditori e rappresentanti di associazioni come la FederLazio, l’Upra, la Confesercenti, ma anche dell’Enel oltre che le organizzazioni sindacali dei lavoratori Cgil, Cisl e Uil.
Pescando dal mazzo dei progetti che dovrebbero essere avviati entro tempi brevi seppure ancora non definiti spiccano l’informatizzazione degli uffici, il recupero dell’area dell’ ex fornace sull’Aurelia da trasformare in Polo dell’energia alternativa e per ospitare un centro ludico. Realizzazione di un polo fieristico direzionale presso l’area dell’ex impianto Fiumaretta che il sindaco ha riconfermato di voler cedere (sarebbe meglio dire vendere) all’ Autorità Portuale e che Monti ha colto al volo. I proventi della eventuale vendita sarebbero destinati all’acquisto dell’ex cementificio ( dopo l’abbattimento dei sili un altro pezzo di storia lavorativa della città che se ne va). A questo proposito c’è già stato un incontro con la proprietà e, non essendo possibile per la stessa ottenere nuovi permessi, il comune spera di ottenere l’area a prezzi convenienti. Di interesse sicuro per la città il recupero del Pirgo, l’unico del quale è stata mostrata una slide, riproponendo di fatto lo stabilimento di un’ epoca ormai remota ma che era rimasto nel cuore dei civitavecchiesi e dei santamarinellesi., Albaflora, ovvero il progetto per le serre Albani, il trasferimento dei marinai ospitati in 6 alloggi all’interno del Forte in altra sede adeguata, l’apertura di uno sportello comunitario, l’unificazione dei consorzio per il problema idrico, l’elettrificazione delle banchine e, per finire, il pronunciamento a favore di Civitavecchia all’interno dell’area metropolitana di Roma, da sempre, come noto, una delle aspettative di Tidei.
Il Presidente dell’Autorità Portuale Pasqualino Monti ha ricordato di aver assunto il suo ruolo solo un anno fa ed ha riconfermato che tutte le opere programmate in porto e quelle in fase di realizzazione saranno all’insegna di uno sviluppo ecosostenibile. Se l’impegno sui temi della sicurezza nella vigilanza sugli appalti è da sempre uno dei cavalli di battaglia del numero uno di Molo Vespucci, lo stesso ha ricordato che grazie ai finanziamenti del Cipe per 143 milioni di euro cui si sono aggiunti 50 milioni della stessa autorità portuale, sono già stati avviati i lavori per la nuova darsena traghetti (intitolata a Sant’Egidio). Un progetto ambizioso che Monti è convinto di poter completare nei tempi previsti. Un discorso specifico ha rivolto alla realizzazione della darsena energetica grandi masse che consentirebbe a molte unità navali di fare scalo e rifornimento nel nostro porto, così come oggi avviene a Barcellona e Malta. “Ci proponiamo di divenire un polo di brokeraggio nel Mediterraneo” è il Monti-pensiero. In ballo anche altri progetti, oltre a cogliere la proposta avanzata dal sindaco per la cessione dell’area di Fiumaretta per un polo fieristico, il presidente di Molo Vespucci ha parlato della demolizione della terrazza Guglielmi, che sarà sostituita da un edificio più moderno, a spese dell’Autorità Portuale che colleghi adeguatamente la città al porto storico grazie agli oltre 4 milioni già stanziati, sorgerà un prestigioso “Marine Yachting”. L’elettrificazione delle banchine è invece uno dei tempi più cari ai civitavecchiesi, e verrà affrontato con un investimento di 20 milioni di euro. Si è parlato inoltre della creazione di un terminal crocieristico con accordi da definire con “Cruise”, di un’ampliamento dell’antemurale e nuovi percorsi per portare i passeggeri in città, della realizzazione dell’oceanario con una costruzione più bassa del forte Michelangelo nell’area dover sorgevano i sili, trasferimento della sede che ospita la Capitaneria di Porto.
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