Le patch termoadesive stanno riscuotendo un grande successo nel mondo dell’abbigliamento sia privato che commerciale. Ma cosa sono e a cosa servono?
Patch termoadesive
In grado di garantire una maggior resistenza rispetto ad una semplice stampa tradizionale, le patch termoadesive sono ad esempio lavabili fino a 90 gradi, senza perdere colore e senza modificarsi con il passare del tempo.
Ma non solo, le patch termoadesive si rivelano essere la soluzione giusta per chi desidera personalizzare i propri indumenti in modo facile ed economico. Grazie a queste patch, infatti, è possibile dare un tocco in più al proprio stile, rendendo il proprio outfit unico nel suo genere. Facili da applicare, possono essere utilizzati su camicie, magliette, giubbotti, ma anche camicie, borse e addirittura scarpe.
Le patch termoadesive, denominate anche toppe o etichette termoadesive, presentano una piccola pellicola di termocolla posizionata sul retro. La particolarità di questo elemento è rappresenta dal fatto che al tatto non sembra adesiva, per poi diventarlo una volta a contatto con una piastra di metallo ad alta temperatura.
Proprio quest’ultima, infatti, permette di aderire perfettamente al capo di abbigliamento. Le patch termoadesive, d’altronde, si contraddistinguono per essere molto resistenti e sono in grado di aderire perfettamente al tessuto. Viste queste caratteristiche, quindi, non bisogna apportare particolari accorgimenti, potendo stirare e lavare gli indumenti con patch termoadesive in modo facile e veloce.
Come si applicano le patch termoadesive
Ma come si applicano le toppe termoadesive? Innanzitutto bisogna collocare le patch termoadesive sulla zona interessata, avendo l’accortezza di prendere le misure prima di procedere con la relativa applicazione. Onde evitare di rovinare il tessuto dell’indumento vi consigliamo di coprire con un pezzo di stoffa sottile o anche con un semplice fazzoletto la toppa, per poi pressare la patch termoadesiva con un ferro da stiro alla massima potenza senza vapore per circa 15-18 secondi. Lasciate quindi riposare per una notte, in modo tale che si cristallizzi il termoadesivo.
Se poi volete essere sicuri che la patch non si stacchi, allora vi suggeriamo di cucire i bordi con ago e filo. In tal senso vi interesserà sapere che il denim e il cotone si presentano come tessuti che meglio si prestano alla stiratura delle toppe termoadesive, mentre la seta o le stoffe in poliestere sono più delicate. In quest’ultimi casi, quindi, meglio optare per ago e filo, anziché usare il ferro da stiro.
Consigli utili
A questo punto abbiamo visto assieme cosa sono e come funzionano le patch termoadesive. Facili da utilizzare e in grado di garantire la massima durata e resistenza nel tempo, avrete solamente l’imbarazzo della scelta. In commercio, infatti, è possibile trovare vari tipi di patch termoadesive, anche personalizzabili, in grado di adattarsi alle vostre esigenze sia dal punto di vista estetico che economico.
A differenza di quanto si possa pensare, infatti, le patch termoadesive non servono solo a personalizzare l’abbigliamento sportivo o quello aziendale, bensì possono essere utilizzati praticamente su tutto. A partire dalle polo, passando per cappelli, t-shirt, camicie, gilet, fino ad arrivare a teli mare, borse e grembiuli avrete solamente l’imbarazzo della scelta.
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