La distribuzione di penne personalizzate con il marchio aziendale è una strategia di marketing sempre più adottata dalle aziende italiane, anche medio piccole, per promuovere il proprio brand e diffonderlo a basso costo. Ma come tutte le strategie, essa dovrebbe essere messa in pratica con un’attenzione che non sempre si riscontra nella scelta della penna da personalizzare, scelta che spesso ricade su articoli comuni e quindi che difficilmente restano impressi nella memoria di chi li riceve. Peggio ancora, in alcuni casi il gadget è di qualità scadente, se non pessima, e più che essere ricordati per l’originalità del dono, si corre il rischio di venire rammentati per la sua mediocrità. Ecco che quindi un possibile strumento di branding si trasforma in un boomerang che invece che rafforzare l’immagine aziendale la indebolisce, tanto più quanto più la penna personalizzata è realizzata male.
La corretta ideazione dell’articolo da personalizzare, infatti, prevede una fase iniziale di definizione del target a cui regalarlo, che spesso viene trascurata, mentre invece dovrebbe costituire il punto focale della strategia da mettere in atto. Individuare il tipo di persone a cui la penna sarà destinata significa avere una cognizione abbastanza precisa del tipo di oggetto da realizzare, poiché il regalo promozionale sarà ovviamente pensato in maniera adeguata. La stessa penna, è scontato, non andrà bene per chi deve prendere appunti in un deposito di pezzi di ricambio e per un manager che si trovi a farlo in un’importante riunione. Se questa semplice considerazione fosse tenuta in debito conto in fase di ideazione della personalizzazione, si eviterebbero grossolani scivoloni.http
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