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Per concedersi un po’ di relax a volte basta anche una gita fuori porta

I ristoranti di Pesaro offrono tutte le specialità della città, i cappelletti, la pasticciata di carne, il brodetto di pesce, la cresc’taiat, quadretti di farina di mais e grano al sugo di fagioli, ed altre ricette legate al nome del compositore Gioachino Rossini che qui ebbe i suoi natali.

Per questo a volte non è necessario spingersi molto lontano e per concedersi un po’ di relax basta anche una gita fuori porta. Le Marche offrono grandi sorprese e bellezze naturali, mete ideali per trascorrere il week-end. Affacciata sul mare, attraversata dal fiume Foglia, con un centro storico ricco di monumenti del periodo rinascimentale, è la città di Pesaro. Capoluogo, con Urbino, della provincia di Pesaro ed Urbino. Pesaro è anche un importante centro balneare ed industriale, che si situa tra due colline, il San Bartolo e l’Ardizio, ed è la seconda città delle Marche per popolazione. Il nome deriva dal latino pisaurum, che significa pesa oro. Gli scavi effettuati nel centro storico dimostrano che la città ha avuto le sue origini nell’età del ferro, da un piccolo villaggio piceno. Nel IV sec. a.C. , il territorio fu occupato dai Galli Senoni che si sovrapposero alle etnie esistenti. Nel 184 a.C. giunsero a colonizzare anche i Romani, che fondarono, appunto, la colonia di Pisaurum. Distrutta nel 539 d.C. da Vitige, re degli Ostrogoti e re d’Italia dal 536 al 540 d.C., venne ricostruita ed occupata dai Goti, e dopo la caduta di Roma, divenne città della Pentopoli, con Rimini, Fano, Senigallia ed Ancona, sotto l’egida dell’esercito bizantino di Ravenna. Nel 752 fu conquistata dai Longobardi che la tennero fino al 774 quando fu donata, da Pipino il Breve, allo Stato della Chiesa, inaugurando il dominio papale sulla città che si protrarrà per molti secoli. La città, durante il Rinascimento, conobbe il susseguirsi di diverse Signorie, i Malatesta, gli Sforza, i Borgia, i Della Rovere. E fu proprio sotto il dominio dei della Rovere che conobbe il suo massimo fervore culturale. Furono costruiti nuovi palazzi e la città fu dotata di una cinta muraria più forte e sicura. L’11 settembre 1860, Pesaro fu annessa alla Stato Italiano. Una città, dunque, ricca di storia, nota anche per i prodotti enogastronomici di qualità. Le colline intorno alla città fanno di questo luogo, il luogo ideale per la produzione di olio, vino, formaggi, delizie di terra, il tartufo ad esempio, e le delizie dal mare.

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