Studiate e costruite per la tutela delle nostre famiglie e dei lavoratori, le valvole di sicurezza antisismica fornite da Boldrin Group sono naturalmente conformi all’ordinanza italiana n°3274/2003, la quale contiene le guide tecniche elaborate da esperti del settore.
15/03/2014 – Oltre a suddividere il territorio italiano in quattro zone a seconda di quanto è alto il rischio sismico e ad indicare i criteri generali di progettazione, tale ordinanza si sofferma anche sugli impianti di servizio stabilendo al paragrafo 4.10 che “per gli impianti a gas dimensionati per un consumo superiore ai 50 m3/h dovranno essere dotati di valvole per l’interruzione automatica della distribuzione in caso di terremoto”.
Il dispositivo antisismico che propone Boldrin Group non è altro che una valvola d’arresto a battente che, in seguito alle vibrazioni trasmesse dalle scosse del sisma, entra in funzione chiudendo la distribuzione del gas. Tale dispositivo antisismico è costituito da una sfera di acciaio posizionata su un supporto a tazza conica. A causa delle scosse di un terremoto questa sfera si sposta dal centro del supporto stesso e va a chiedere la valvola di sicurezza. Una volta messo in atto il meccanismo di chiusura della valvola, quest’ultima rimarrà chiusa fino a quando non verrà manualmente riarmata.
Le valvole antisismiche sono progettate per tre diverse classi di utilizzo a seconda della pressione di esercizio dell’impianto. Infatti, per le utenze domestiche Boldrin Group propone la valvola 850, per le utenze commerciali la valvola 851, mentre per le utenze industriali la valvola 852.
Saldamente ancorato alla parete grazie agli appositi supporti e livellato tramite i piedini regolabili, l’interruttore antisismico 850 è stato appositamente progettato per togliere immediatamente corrente ad un qualsiasi dispositivo elettrico ad esso collegato. Inoltre, abbinate a valvole elettricamente azionate, il dispositivo antisismico 850 è capace di interrompere il flusso di qualsiasi liquido, evitando così il rischio di perdite per una rottura eventualmente causata dal sisma.
Per concludere, data l’elevato grado di sismicità cui è sottoposto il territorio italiano, sarebbe auspicabile che tali dispositivi antisismici venissero installati su ogni impianto di distribuzione del gas, anche su quelli progettati per un consumo inferiore ai 50 m3/h.
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