Autoexclusive propone nella sezione dedicata alle foto di eventi organizzati o in cui ha partecipato un menu ancora più ricco per apprezzare il mondo in cui Autoexclusive opera e cerca di dare il suo contributo in termini di competenza e qualità delle macchine.
Nella sezione salone è possibile poter ammirare le auto usate Bmw, le Porsche usate o le barche a motore usate che Autoexclusive propone alla sua clientela. Motori di qualità e garantiti da esperienza e passione dei fondatori di Autoexclusive.
Oltre alle quattro ruote e le barche Autoexclusive offre nel suo showroom di Pistoia anche competitivi prezzi moto usate delle marche più prestigiose.
Progettato nel 1769 era azionato da un motore a vapore a due cilindri verticali di 325 mm. di alesaggio e 387 mm. di corsa, per una cilindrata totale di circa 62.000 cm³. Questo “mostro”, in grado di portare un carico di oltre 4 tonnellate, soprannominato “macchina azionata dal fuoco” procedette lentamente solo per una dozzina di minuti, raggiungendo una punta di velocità stimata inferiore ai 10 km/h; questa pur brevissima esibizione segnò l’inizio della storia della motorizzazione: si tratta infatti della prima dimostrazione pratica fornita al mondo da un veicolo “auto-mobile” nel senso letterale del termine, vale a dire che si muove da sé tramite una forza non animale, non immagazzinata per mezzo di molle e che non utilizzava gli effetti del vento.
Il problema principale stava non tanto nel far muovere il carro di Cugnot, ma nella lentezza della sterzata e nel farlo fermare, infatti il primo prototipo si distrusse contro un muro.
Tuttavia subito dopo venne costruito un secondo carro nel luglio del 1771 che ottenne il risultato sperato (attualmente, il carro di Cugnot è conservato al Conservatoire National des Arts et Métiers di Parigi ed una replica si può ammirare presso il Museo dell’automobile Carlo Biscaretti di Ruffia di Torino).
Il carro di Cugnot fu un prototipo fondamentale, ma caratterizzato da diverse caratteristiche in comune con altre invenzioni come la locomotiva ed il triciclo motorizzato. Si distingueva quindi dall’automobile moderna anche perché non costituiva, per il momento, una valida alternativa alla trazione animale. I successivi progressi portarono ad una vera e propria svolta soltanto dopo un centinaio d’anni, soprattutto grazie ai modelli introdotti da imprenditori come Carl Benz.