Tutta una serie di patologie, fra cui il colon irritabile, il fallimento di una dieta o la pancia gonfia, possono essere attribuite ad un malfunzionamento dell’intestino, che si stanca troppo facilmente.
L’apparato digerente possiede una notevole riserva di energia, necessaria sia perché gli organi che lo compongono si muovono vigorosamente buona parte della giornata, perché parte di essi secernono ben 10 litri di succhi gastrici al giorno, in un ciclo continuo di produzione e di assorbimento.
L’intestino, grande produttore ma anche grande consumatori di energia, è la vera centrale energetica del corpo, e come tutte le centrali deve essere sottoposto a un’attenta manutenzione da parte nostra perché continui a funzionare bene. Dato che, come vedremo, tale manutenzione ben difficilmente può essere perfetta, l’intestino nel corso degli anni finisce per stancarsi e per diventare sempre più fiacco. La prima conseguenza di tale stanchezza è il rallentamento dei movimenti e una diminuzione della secrezione delle ghiandole digestive. Poiché i movimenti dell’intestino (la peristalsi) hanno lo scopo principale di spingere il cibo verso l’uscita, il loro rallentamento provoca il ristagno in alcuni tratti dell’intestino, con la formazione di accumuli di sostanze che sono state digerite male.La diminuzione della secrezione provoca dunque, un rallentamento della digestione, che come vedremo favorisce l’avevo del cibo. Questo meccanismo è il vero e unico responsabile degli accumuli che, come abbiamo visto, costituiscono una parte ragguardevole del volume della pancia gonfia e delle altre patologie causate dall’intestino pigro.