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Pisa, il set perfetto per fotografare un matrimonio

Pisa vituperio delle genti? Non ce ne vogliano il sommo Dante Alighieri e le sue ragioni di politica e di Stato, all’epoca certo giustificate, almeno dal suo punto di vista, ma Pisa, ben lungi dall’avere quell’immagine negativa che da secoli le ha assegnato il poeta della ‘Divina Commedia’, è proprio una gran bella città. Ed è pure una location d’eccezione per i matrimoni, dunque anche per i servizi fotografici dei fotografi che immortalano e valorizzano le nozze per le future generazioni e per i dolci ricordi di chi pronuncia il fatidico sì unendosi per la vita alla persona amata.

Fotografare un matrimonio a Pisa: non è poi così difficile!

E poi, diciamocelo con semplicità e senza tema di essere smentiti: fare il fotografo di matrimoni a Pisa ‘è tanto facile, non è difficile’. Certo non come ritrarre il ‘Pallone gonfiato’ della canzone da bambini di diversi anni fa da cui è tratto questo celebre verso, ma sicuramente la città natale di Galileo Galilei ha talmente tanti scenari e monumenti che il professionista dell’immagine ha soltanto l’imbarazzo della scelta: la Piazza dei Miracoli, la Torre Pendente, i Lungarni, la piccola Chiesa di Santa Maria della Spina, la vicina tenuta di San Rossore!

Chi si sposa a Pisa è come se poggiasse cuore, amore e speranze di un felice futuro su un meraviglioso piatto d’argento o su un letto di fiori, magari di rose rosse, che, come cantava l’indimenticabile Nilla Pizzi in ‘Grazie dei fior’, ‘parlano d’amor’.

Ma è davvero così facile?

Sorge un dubbio: è veramente facile rendere l’atmosfera e soprattutto il sentimento di un’ambientazione così ricca e illustre per un matrimonio? Sì, lo è, però a una condizione irrinunciabile.

Che i fotografi non scivolino nell’effetto cartolina o in certe controproducenti sdolcinatezze tipiche della maniera o, ancora peggio, della routine, ma al contrario abbiano un dono, che non manca proprio ai fotografi di matrimonio di Qualcosa di Blu: il tocco quasi magico di raggiungere il necessario equilibrio tra l’emozione e la bravura, per questo capace, nella sua intrinseca compiutezza e perfezione, di bilanciare e quindi di esaltare i protagonisti della scena, gli sposi e il loro amore da un lato, la bellezza della città vissuta e rappresentata come sfondo partecipe dall’altro.

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