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Premio Posidone 2015 all’avv. Corrado Labisi per l’impegno sociale

Un maxi schermo, cinque illustri premiati e la professionalità di un mattatore siciliano, Nino Graziano Luca. Si è svolta all’insegna della semplicità la ventitreesima edizione del Premio Posidone, al teatro della villa comunale di Fiumefreddo, ideato con Carmelo Scalora e dedicato al padre del conduttore e direttore artistico dell’evento, Michele Luca, scomparso prematuramente qualche anno fa.

Integrazione sociale, rispetto per la natura, corretta informazione: questi gli ingredienti di una serata che ha premiato le eccellenze che hanno contribuito con il loro impegno alla crescita morale e culturale della società.

A ritirare il prestigioso riconoscimento la Congregazione Salesiana, nel bicentenario della nascita di Don Bosco, rappresentata per l’occasione dal Vicario del Rettore Maggiore Don Francesco Cereda; per il lavoro svolto nelle operazioni di soccorso dei migranti, il contrammiraglio Nicola De Felice della Marina Militare Comandante Comando Marittimo di Sicilia, e il colonnello Vincenzo Sicuso, comandate del 41° stormo dell’Aeronautica Militare; per l’informazione Antonio Preziosi, editorialista del Tg2 e già direttore di Rai Radio 1, premiato per il libro su Giovanni Paolo II “Immortale”, e Barbara Capponi, conduttrice del Tg1.

Per l’impegno sociale premiato l’Istituto Medico Psico Pedagogico “Lucia Mangano” di Sant’Agata Li Battiati, struttura d’eccellenza nell’ambito della riabilitazione e del recupero funzionale dei diversamente abili. A ritirare il premio l’avv. Corrado Labisi, presidente dell’Istituto.

Accreditata presso il Parlamento Europeo (Registro Trasparenza n. 054846014854-49 con sede in Rue Fernand Neuray n. 68 – 1050 Bruxelles), la struttura fu fondata nel 1956 dalla Nobildonna prof.ssa Antonietta Azzaro Labisi, donna attenta ai bisogni della gente, da sempre pronta a donarsi a favore dei meno fortunati, che ha speso la sua vita ispirandosi al motto da lei stessa coniato: “L’uomo vale per quel che sa rendere a favore dell’umanità sofferente”.

Un impegno ed una vocazione ineguagliabili nei confronti dei più deboli e degli oppressi, che l’avv. Corrado Labisi, figlio della prof.ssa Antonietta Azzaro Labisi continua a portare avanti con forte senso del dovere. Forte della convinzione che valorizzare e sviluppare il fattore umano rappresenti la base e una risorsa centrale per il miglioramento continuo dell’organizzazione, l’avv. Labisi ha fatto propria l’importanza dell’esigenza formativa, e per ottenere una sempre migliore assistenza e riabilitazione, ha invitato a tenere corsi presso il proprio istituto il prof. dott. Silvano Solari, psicologo e psicoterapeuta, tra i più accreditati esperti a livello nazionale ed internazionale, nel campo dell’autismo e dei disturbi dello sviluppo.

Scopo prioritario del presidente dell’Istituto, che ad oggi ha ricevuto 38 premi internazionali per le battaglie intraprese a sostegno dei diversamente abili e della lotta alla mafia, resta quello di portare avanti cause a favore dei diritti umani, molte delle quali già intraprese con successo come quelle in Africa, in Georgia e Ucraina.

In linea con questa missione l’avv. Labisi, come componente del Comitato Antimafia Lavatino Saetta, ha tenuto lezioni di legalità ed etica presso i licei e gli istituti superiori di Catania e provincia, esortando i giovani a destare le proprie coscienze, e a seguire gli esempi di grandi uomini come Rosario Livatino e Antonino Saetta, la cui opera deve restare per sempre un monito e soprattutto non cadere nell’oblio. Ed è l’esempio della propria madre che guida l’avv. Labisi a dare il proprio sostegno spontaneo, generoso ed incondizionato a tutti coloro che ne necessitano, e a proseguire l’importante opera a difesa della giustizia sociale, della legalità e del rispetto delle regole.

Un’antesignana della lotta alla mafia, un modello di riferimento per tutti quelli che credono in un futuro libero da condizionamenti. E nel riconoscimento dell’impegno profuso nella caritatevole opera della Nobildonna prof.ssa Antonietta Azzaro Labisi, il Comitato Antimafia Livatino Saetta ha inoltrato all’Arcivescovo di Catania la richiesta per avviare il processo di beatificazione di questa carismatica figura.

“La lezione di mia madre è stata indispensabile per me – spiega l’avv. Corrado Labisi mentre ritira il Posidone – lei che già negli anni Sessanta chiedeva aiuto alla classe politica per sanare i quartieri a rischi, e che per risposta riceveva sorrisi ironici e critiche alla sua spiritualità. E ancora oggi non è cambiato nulla: nei quartieri c’è la corsa all’acquisto del voto in cambio di buste colme di spesa. Ci stanno togliendo la speranza e la dignità. Bisogna partire dalla vera causa della mafia, la povertà; dare lavoro e far si che la gente non sia più ricattabile e facilmente corruttibile.

La mafia che si nasconde dentro attività lecite, dentro l’imprenditoria, la politica, un certo giornalismo on line. Ed è proprio un giornalino on line che, da quando il mio impegno per la legalità e l’antimafia si è fatto più febbrile, ha iniziato ad attaccarmi. Giornalino attorno al quale orbitano persone sulle quali è facile trovare materiale a dir poco inquietante pubblicato da testate autorevoli come La Repubblica, Il Corriere della Sera, Il Fatto Quotidiano, Live Sicilia, Le Iene Sicule, L’indiscreto, e molte altre.

Ma la mafia si cela anche dietro la maschera dell’antimafia, ed è per questo che il Comitato Livatino Saetta ha avanzato al Capo dello Stato la proposta di non concedere più finanziamenti pubblici alle associazioni antimafia, così che non si possa più parlare di un’antimafia di professione.”

Un eroe dei nostri tempi l’avv. Labisi, così come l’ha definito il giornalista Rai Antonio Preziosi, anche lui sul palco a ritirare la statuetta del Posidone 2015.

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