La Corte di Cassazione lo scorso 19 novembre ha emanato la sentenza definitiva sul caso del magnate svizzero Schmidheiny, prescrivendo il reato di dissesto ambientale di cui era accusato.
Il magnate era sotto giudizio per i danni causati dalla presenza dell’Eternit negli stabilimenti della sua azienda, in varie localitá italiane, nei quali erano esposte a rischio 2889 persone, tra dipendenti e familiari di questi ultimi.
Fin’ora in Italia la presenza dell’amianto ha causato la morte di quasi 2200 persone, senza contare tutti coloro che si trovano attualmente in gravi condizioni e rischiano il decesso nei prossimi anni. Eppure la sentenza della Corte di Cassazione è sembrata un colpo di spugna sul reato di dissesto ambientale e molte persone sono insorte dichiarando che “il diritto ha cancellato la giustizia”. Tra queste, l’Avv. Pantaleo ha descritto e commentato la situazione in questo articolo nel suo blog Avvocati Italia, sottolineando come la prescrizione ha causato il prosciogliemnto per diversi accusati, cosicché giustizia non sarà fatta per migliaia di persone.
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