I prestiti cattivi pagatori, detti anche, e più comunemente, prestiti a protestati, si inseriscono nell’ampio panorama di offerte che al giorno d’oggi i vari istituti di credito presentano a tutti coloro che intendano ottenere un prestito.
Ogni particolare forma di prestito possiede le sue proprie peculiarità, e solitamente i vari tipi di prestito si suddividono secondo due criteri principali: il mezzo attraverso il quale vengono rimborsati e la categoria di individui a cui vengono concessi.
Per quanto riguarda il mezzo attraverso il quale è possibile restituire un prestito, le forme principalmente percorse sono essenzialmente due: innanzitutto il prestito tradizionale, nella cui modalità di rimborso rientrano i prestiti a cattivi pagatori, che viene rimborsato attraverso il pagamento di rate mensili, rate che possono variare a seconda delle esigenze del cliente e alla disponibilità dell’istituto, giostrando dai classici 12 mesi ai più prolungati 24 o 36 mesi; altra forma di rimborso disponibile è quella mediante cambiali, che viene utilizzata nei prestiti cambializzati, via che non di rado viene percorsa proprio dai protestati, dal momento che non prevede una verifica preventiva nei database che contengono informazioni riguardanti le precedenti esperienze di prestito di un individuo e di conseguenza rendono impossibile identificare un individuo come protestato.
Per quello che poi concerne la categoria di individui, ogni prestito si caratterizza per il fatto di essere rivolto principalmente ad una classe di persone: i prestiti a pensionati (concessi appunto agli ex lavoratori che percepiscono una pensione), i prestiti inpdap (concessi ai dipendenti o agli ex lavoratori statali) e i prestiti cattivi pagatori, che si rivolgono per l’appunto ai cattivi pagatori, ossia a tutti quegli individui che si sono dimostrati insolventi in una precedente esperienza di prestito, o perchè non hanno in assoluto restituito il denaro ricevuto in prestito, o perchè non lo hanno fatto in tempo.
