Ormai molte persone sanno che sostituire gli infissi nella propria abitazione è un investimento vincente: esso, infatti, non solo dà un valore aggiunto alla casa, ma costituisce una spesa facilmente recuperabile nel giro di pochi anni grazie all’inevitabile risparmio sulle spese di riscaldamento (le stime sono intorno ai 500 Euro annui) e agli incentivi fiscali (detrazione 65%); senza contare il momento contingente di mercato che favorisce gli sconti, da parte dei serramentisti, sulle offerte ai potenziali clienti.
Tuttavia – come sempre – c’è anche il rovescio della medaglia: ditte che pur di accaparrarsi lavori promettono mari e monti a “prezzi stracciati” salvo poi trovarsi costretti a chiedere (se non proprio inventare) ulteriori addebiti a fine lavori non riuscendo ad essere di parola; aziende di grande distribuzione e produttori che tentano di sovrapporsi a installatori e piccoli serramentisti/rivenditori senza però avere una competenza adeguata per poter gestire lavori presso privati o cantieri di dimensioni più esigue; piccoli artigiani di settore non abbastanza qualificati per poter fornire un’offerta sufficientemente ampia e quindi portati a criticare certi tipi di serramento per tirare acqua al proprio mulino: venditori di infissi in PVC che parlano male di quelli in legno dando a intendere che “non durano”, chi vende l’alluminio e parla male del PVC con fumosi accenni a problemi di inquinamento, chi propone il legno come “unico materiale di provata efficacia” e vede come fumo degli occhi tutto il resto, ecc.
Quando si tratta di chiedere un preventivo per sostituire le finestre di casa o per installare i serramenti di una nuova costruzione o di una ristrutturazione, il panorama di scelte possibili è vastissimo e – soprattutto per chi non è del settore – ci si può trovare di fronte a una “giungla” di aziende, modelli, prezzi, caratteristiche, ecc.
Per fortuna, in mezzo alla confusione, c’è sempre un lumicino che indica il sentiero.
Primo passo. Il modo migliore per ottenere un preventivo, piuttosto che perdersi nel mare di informazioni che si possono reperire in Internet, è contattare direttamente un’azienda. Certamente la Rete è di grande aiuto nell’individuare qualche ditta a cui chiedere un’offerta, ma una volta esaurito il primo approccio tramite e-mail o per telefono, è consigliabile richiedere un sopralluogo (appurando che sia gratuito e senza impegno) oppure un appuntamento presso l’azienda prescelta.
Secondo passo. È indispensabile e di capitale importanza valutare la persona che ci si trova di fronte, per capire se sia realmente degna di fiducia o meno. Questo aspetto vale ben più di banali luoghi comuni, ormai pressoché inservibili, come “siete produttori o rivenditori” piuttosto che “da quanti anni esiste l’azienda” o “quanti dipendenti ha”, ecc. Le vere domande da porsi, invece, sono altre. Ad esempio: il discorso del venditore è improntato ad informare il potenziale acquirente e a istruirlo sulle caratteristiche e gli aspetti importanti del serramento (specie per chi non se ne intende)? oppure a stordirlo con termini tecnici o paroloni scientifici sulle orme del manzoniano Don Abbondio? Il venditore cerca di fare pressione per avere un contratto firmato? oppure si impegna a studiare la risposta migliore all’esigenza particolare del potenziale acquirente? È sobrio ed equilibrato o è un avvoltoio in cerca di preda?
Terzo passo. Una volta determinata la possibilità di tributare fiducia al venditore, occorre fornirgli più dettagli possibile affinché il preventivo sia realistico e adeguato alle circostanze. In questa fase, è meglio spendere una parola in più o anche un quarto d’ora in più a valutare caratteristiche, modelli e combinazioni, piuttosto che economizzare sul tempo e sperare che l’addetto operi le selezioni più consone (anche in questa fase possono emergere l’esperienza e la competenza della ditta a cui ci si rivolge). Un’altra sfumatura di professionalità riguarda le certificazioni e gli incentivi fiscali: il venditore cerca di evitare l’argomento o – peggio ancora – ha la tendenza a proporre sistemi non trasparenti? Oppure fa tesoro delle opportunità messe a disposizione dalla legge per fornire un servizio migliore e più completo?
Quarto passo. È buona norma chiedere delle referenze o anche solo un elenco dei lavori realizzati dalla ditta, per poterne appurare la validità sul territorio e il tasso di soddisfazione da parte della clientela. Può sembrare poco ortodosso fare una capatina al tal indirizzo e lanciare un’occhiata a una portafinestra qui e a un’anta là, oppure addirittura scambiare due parole con un cliente per saggiarne la reazione… eppure di tanto in tanto può essere necessario.
Quinto passo. Valutare i prezzi di più preventivi non è mai cosa facile, specie in un settore specialistico come quello dei serramenti. Limitarsi a confrontare la cifra finale non è sempre il procedimento più logico. Meglio, come prima cosa, paragonare le caratteristiche degli infissi per capire se il prodotto è dello stesso tipo e soprattutto se ha gli stessi parametri di isolamento termico e acustico, e quindi fare una media del costo al metro quadro o al metro lineare. In generale, però, è meglio valutare il preventivo nella sua interezza, piuttosto che per ogni singola voce. Un altro capitolo importante è la posa in opera: meglio prevedere qualche ora di lavoro in più e affidarsi a professionisti che curino ogni dettaglio e rifiniscano adeguatamente le opere, piuttosto che tirare sul prezzo per poi ritrovarsi con serramenti non montati ad arte.
Sesto e ultimo passo. Fatta la scelta dell’offerta più conveniente, si può tentare la trattativa finale per cercare di abbassare il prezzo. In questa fase, se proprio si trattava di “ultimo prezzo” e quindi l’azienda non ha modo di applicare ulteriori sconti, si può quanto meno provare a chiedere una qualche agevolazione sulle modalità di pagamento: normalmente un acconto (di solito 20% o 30%) è indispensabile per ogni ditta, ma può essere saggio tenere un 10/20% come pagamento a 30 giorni dalla consegna, a mo’ di garanzia che il serramentista “righi diritto” qualunque cosa accada. Se la ditta è seria e fiduciosa delle proprie capacità, non avrà remore a concedere tale condizione.
Seguendo queste semplici norme di buon senso, sarà possibile garantirsi degli ottimi risultati.
V8 Serramenti opera in tutta la Lombardia e oltre, con opere realizzate non solo a Brescia e limitrofi, ma fino a Piacenza, Mantova, Verona e Bergamo. Sul sito Internet di V8 è possibile visionare alcuni dei lavori consegnati ai clienti.