FALLS CHURCH, Va., 14 dicembre 2010 – CSC (NYSE: CSC) ha annunciato oggi i risultati della seconda edizione del Barometro SRM (Supplier Relationship Management), una ricerca volta ad analizzare il ruolo e le sfide della funzione Acquisti all’interno della supply chain. I risultati dell’indagine, raccolti da TNS-Sofres, la più grande società al mondo specializzata in ricerche di mercato custom, sono stati analizzati da CSC per delineare tendenze e prospettive delle Direzioni Acquisti operanti in grandi aziende Europee e Nordamericane. L’edizione di quest’anno rivela una nuova dimensione della funzione: le sue performance hanno assunto un valore sempre più importante all’interno delle imprese, anche grazie alla disponibilità di un maggior numero di strumenti in grado di dare un considerevole contributo alla determinazione dei risultati economico-finanziari nonché all’attuazione delle strategie aziendali.
L’evoluzione della funzione Acquisti
Il Barometro mostra che la recente crisi finanziaria ha allargato l’ambito della funzione Acquisti. Di conseguenza i buyer, in passato considerati semplici negoziatori, stanno giocando un ruolo sempre più importante all’interno delle aziende e sono di fatto considerati esperti in grado di proporre soluzioni, quali ad esempio l’ottimizzazione dei processi aziendali o il miglioramento del design di prodotto, al Management e ai clienti interni così come ai fornitori. Di fatto, il ruolo più complesso e strategico acquisito dai Direttori Acquisti ha comportato una rifocalizzazione della funzione su attività a maggior valore aggiunto, quali la negoziazione di contratti strategici, l’analisi delle spese, il marketing degli acquisti, l’interazione diretta con i clienti interni.
Le rivoluzioni tecnologiche guidano la trasformazione della funzione Acquisti
Il Barometro SRM mostra anche che i dipartimenti Acquisti stanno facendo ampissimo uso delle nuove tecnologie per sostenere l’importanza crescente del loro ruolo e dello stesso processo di acquisto. Ad esempio, stanno implementando un numero sempre maggiore di tool IT per ottimizzare il workflow e automatizzare il processo procure-to-pay. L’automazione di processi transattivi libera risorse che possono essere destinate ad attività più strategiche e in grado di generare maggior valore. I dipartimenti Acquisti implementano, infatti, sempre più massicciamente strumenti collaborativi interni e esterni, attraverso cui comunicano con i fornitori, con le comunità locali e con la blogosfera, e per il 58% delle aziende tali nuovi modelli di interazione hanno un’alta priorità.
L’IT è, inoltre, utilizzato per ottenere dati e informazioni cruciali per l’ottimizzazione del valore strategico degli acquisti. Strumenti per l’analisi dei costi, l’e-sourcing, il monitoraggio della qualità dei fornitori (scorecard) e la gestione del ciclo di vita dei contratti sono esempi eloquenti di tecnologie ad alto rendimento.
All’inseguimento delle best practice
L’indagine mostra che la salute finanziaria e la solidità dei fornitori, soprattutto in Europa, è divenuta una delle prime priorità dei dipartimenti Acquisti ed è costantemente monitorata rafforzando le partnership con i fornitori chiave (come indicato dal 59% degli intervistati). L’improvvisa flessione dell’economia, unita alla crisi del credito, ha determinato il fallimento di moltissime aziende negli anni 2008 e 2009. L’obiettivo ora è monitorare e gestire il rischio ormai noto, in modo da evitare l’interruzione della supply chain a causa di simili accadimenti. Di conseguenza, il 60% delle imprese intervistate ritiene che la relazione con i fornitori stia fortemente evolvendosi.
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