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Pubblicità online e web marketing in crescita: 1,2 miliardi di investimenti nel 2011

 

La pubblicità online è cresciuta del 15% rispetto al primo trimestre del 2010, con una quota di investimenti pari a 1,2 miliardi di euro solo nel 2011. Questi i dati di Iab, l’Associazione internazionale dedicata allo sviluppo della comunicazione pubblicitaria interattiva.

Mentre la pubblicità sugli altri Media subisce una graduale ma sostanziale diminuzione, pubblicità online e web marketing registrano una continua ascesa. Dati alla mano, nel 2010 il mercato pubblicitario è cresciuto del 4%, la pubblicità online del 19%, contro una flessione del mercato del 2-3% di quest’anno.

Web marketing e pubblità online hanno, però, ancora margini di crescita  diversi: solo in Germania e in Inghilterra, dove reti e infrastrutture sono molto più avanzate che in Italia e la banda larga ha ormai coperto tutto il territotio, l’investimento per ogni utente risulta essere almeno il doppio di quello italiano.

Iab prevede, però,  buone previsoni di crescita per il 2012, considerata la grande fetta di mercato da conquistare e l’arrivo di eventi che faranno, indubbiamente, da traino ad un’ulteriore crescita di web marketing e pubblicità online: eventi come gli Europei di calcio, piuttosto che le Olimpiadi di Londra o le elezioni presidenziali americane, ma anche  possibili sessioni elettorali italiane, possono, di fatto, aumentare l’audience in maniera significativa.

Insem S.p.A., da sempre impegnata in prima linea nel settore del web marketing e della pubblicità online, concorda in pieno con questa visione positiva del mercato digitale, attraverso le parole dell’amministratore delegato Carmine Pappagallo: “ A fare da traino non saranno solo i grandi eventi mediatici, sportivi, politici, ma anche l’evoluzione delle tecnologie legate al web e al marketing digitale, come lo sviluppo della tecnologia mobile, le nuove applicazioni per ipad, tutte le novità in questo campo che renderanno la rete un settore che, come del resto sta già avvenendo,  sconfinerà sempre di più nei media tradizionali inglobandoli gradualmente”.

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