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Pulizia della costa. Indispensabile per poter essere credibili.

Ho fatto un sogno, ma un sogno speciale, un sogno di quelli che al risveglio ti domandi: è successo davvero o è fantasia notturna? Bene,ve lo voglio raccontare.

È mattino presto, credo domenica perché passando per il paese non vedo l’abituale movimento, magari è anche una domenica di solennità religiosa.Scorro in auto la costa con la leggerezza che pare volo.La notte ha fatto tramontana e il mare batte forte e così il vento,la bassa temperatura rende l’orizzonte terso e i colori netti .

A Kattibuale,proprio infondo al rettilineo vedo Mario che mi fa indicazioni.
Parcheggio e scendo.Arrivano Gigino e Carlo:- Sei arrivato, ti aspettavamo, vieni a vedere.- Senza sentire il peso del corpo mi teletrasporto su sulla scogliera sottostante.

Tanta è la bellezza della costa in quel punto quanta la mondezza che deturpa, tanta la grazia della natura quanto la scelleratezza dell’uomo. Senza una parola ,incrociando solo gli sguardi,come fanno i vecchi marinai, iniziamo a raccogliere. Dal ciglio soprastante la cala, cominciano ad arrivare amici,in una lunga e festosa carovana, ecco Gioacchino e sua compagna, Davide, Nicola, Giancarlo, Massimo, Daniela… poi non li conto più.

Come in una festa ognun si arma, non di bicchieri, ma di mastelle e sacchi per differenziare tutta la schifezza che mortifica il luogo.
Le danze si sono aperte.Chi si occupa delle bottiglie e la plastica che può essere riciclata, chi dell’indifferenziata,alcuni raccolgono il legno e lo bruciano, altri spingendosi più lontano fanno man bassa di polistirolo e scarpe vecchie. I più arditi si occupano del vetro che in altri tempi umanoidi dementi hanno pensato ben di spaccare a muzzo sulle rocce.

Sorrisi e lazzi,la mattina vola e il sole ora alto scalda le curve schiene..Un immancabile griglia appare e i ritardatari ,condannati alle fumigazioni ,rostono salsiccia.
Il fumo aumenta l’effetto onirico e senza capirne il passaggio mi trovo a mangiare e bere insieme a 30 schiavi di volontariato.

Sapete come è un sogno ,si perdono alcuni passaggi, ma poi l’intero magicamente si ricompone.

Mi appaiono così 40 sacchi, alcuni di questi gialli, e tutti i compagni allegri che, pare una gara,a passamano li infilano sul furgone. Poi un altro salto del pensiero e mi trovo solo giù a mare dove abbiam passato la bella giornata. Un paesaggio che pare extraterreste, una scogliera pulita senza traccia di rifiuto, nulla neanche una piccola bottiglia da 33cl. Come era prima dell’uomo e come lo sarà dopo la sua scomparsa. Capisco in un attimo l’espressione “rimanere a bocca aperta”.

Ieri mattina incontro Mario, Carlo e tanti altri amici, ebbene non ci crederete ma tutti hanno fatto lo stesso mio sogno, magari ognuno notando diversi particolari e toni. Siam perciò andati a Kattibuale sotto punta Gattara.Ebbene il sogno si è avverato. La cala sognata è irrimediabilmente tutta pulita.

Domenica 17 Aprile l’Associazione Apnea Pantelleria ha organizzato la pulizia della costa in una piccola cala a Kattibuale. Con grande soddisfazione il lavoro è stato realizzato.

Si stanno organizzando altre pulizie della costa di concerto con il Comune e la Capitaneria di porto.Ne daremo voce su questo quotidiano per poter condividere con altri volontari questo grande piacere e soddisfazione.

Link sul portale www.ilovepantelleria.it

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